Furto di abiti e borse al Magicabula luxury

Merce preziosa razziata con l’allarme in funzione a Rubano, ma nessuno ha chiamato i carabinieri

RUBANO. È davvero ingente il furto subito dal negozio “Magicabula luxury” di Tiziana Pegoraro in via De Gasperi, alle 4 di ieri notte: i titolari stanno ancora contando la merce rubata e stimando il suo valore. Ma non sarà meno di trentamila euro tra abiti, giacconi e borse griffate. Tutto in pochi minuti, tra la totale indifferenza di chi li ha sentiti e visti, mentre scassinavano la porta e arraffavano i vestiti, ma non ha chiamato i carabinieri per paura. «Paura di cosa ci domandiamo» dice il figlio dei titolari «Con una telefonata tempestiva alle forze dell’ordine, avremmo magari salvato qualcosa in più. L’allarme ha suonato e loro sono stati anche ripresi dalle telecamere e forse questo ha messo loro fretta. Altrimenti ci avrebbero svuotato l’intero negozio». Uno dei ladri, con una sola bracciata, tra giacche e giubbotti di marca si è portato via 15 mila euro, caricati poi dentro a un furgone bianco che attendeva, con un complice alla guida e uno che faceva da palo. In due, materialmente, sono entrati dentro il negozio: hanno dapprima scassinato con un piede di porco la porta, nella parte sottostante. Una volta dentro, hanno fatto avanti e indietro alcune volte, portando via i vestiti, ma soprattutto le borse griffate e costose. «Tre anni fa nel magazzino a Selvazzano ci portarono via 80 mila euro di merce» continua il giovane «e adesso qui, se rubavano di più, rischiavano di metterci in ginocchio, perché per riacquistare tutto, dovremo spendere migliaia di euro. Controllando le immagini delle nostre telecamere, ci sembra di aver riconosciuto almeno uno dei due che sono entrati: una settimana fa sé si era presentato in negozio, insieme a delle donne, e avevano guardato in giro. Erano dell’est Europa. Sicuramente avranno fatto un sopralluogo per sapere cosa prendere. Erano però talmente concitati, che si sono portati via pure gli scatoloni delle immondizie che avevo preparato accanto alla porta per portarli in discarica, credendo avessero dentro della merce. Il quartiere non è affatto tranquillo, perché dall’inizio dell’anno tutti i negozi qui intorno sono stati visitati dai ladri: il Birba bar, il fruttivendolo, la parrucchiera e anche la pizzeria». Il quartiere, attorno a piazza Martin Luther King è chiamato “il dormitorio”: molti appartamenti sono disabitati e la maggior parte delle persone va a lavorare e torna a casa solo la sera: mancano il viavai dei residenti e l’attenzione alle facce sospette.

Cristina Salvato

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