Dopo il nubifragio il gambero killer invade fossi e strade a Salboro
Il crostaceo della Lousiana avvistato in via Ronto e via Pozzoveggiani. In America viene addirittura cucinato, qui è un pericolo per la fauna

Con il maltempo il «gambero killer» è tornato in provincia. Avvistato, fotografato e filmato a Salboro all’indomani delle forti piogge che giovedì hanno allagato fossi e canali. Il nome scientifico del gambero rosso della Louisiana è procambarus clarkii.
Può superare i 12,5 centimetri di lunghezza e deve la sua nomea al fatto di essere una specie infestante, qui particolarmente resistente e aggressiva verso le autoctone.
Il gruppo Facebook Salboro Incontra ne ha denunciato la presenza in via Ronto, in via Pozzoveggiani, lungo gli argini, per le strade e in alcuni casi nei giardini di case private, in un post pubblicato venerdì.
Già a giugno dell’anno scorso l’inventore del Festival della Cucina Veneta Paolo Caratossidis aveva segnalato l’invasione da parte del crostaceo nei fossi di Albignasego.
Si tratta di gamberi rossi di acqua dolce originari delle aree palustri e fluviali degli Stati Uniti centro-meridionali e del Messico nord-orientale. Ma se qui fanno tremare i polsi, come il granchio blu lungo le coste venete e dell’Emilia-Romagna – nella Louisiana meridionale fanno venire l’acquolina in bocca.

I gamberi rossi della Lousiana sono un piatto di New Orleans, «uno dei gioielli culinari della regione», rivela il blog di cucina che un utente ha ricondiviso in calce al post di Salboro Incontra.
I gamberi, si legge, vanno conditi e lasciati da parte mentre in padella le verdure della Trinità Cajun (da quelle parti i peperoncini verdi, le cipolle e il sedano, ndr) dorano con l’aglio. Quindi si aggiungono pomodori, salsa e infine i crostacei.
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