Giallo al Mercato ortofrutticolo di Padova, trovato morto Natale Spampinato
Era riverso in una pozza di sangue davanti a un capannone: stava caricando il furgone. Lo Spisal sta cercando di chiarire le cause dell'incidente. Commerciante molto noto in città: con il figlio gestiva un negozio in via Cesare Battisti

Natale Spampinato
PADOVA. Se n’è andato lavorando, come amava fare ogni giorno, da sempre. Natale Spampinato, 73 anni, il fruttivendolo poeta di via Battisti, è stato trovato senza vita ieri mattina in un capannone del Mercato Ortofrutticolo di corso Stati Uniti, in una pozza di sangue. Il commerciante divenuto famoso in tutta la città per le poesie scritte nei bigliettini e regalate ad ogni cliente, è morto ieri mattina poco prima di iniziare a caricare il suo furgone.
L’hanno trovato riverso verso le 11.30, in una piazzola esterna antistante l’ingresso del magazzino, probabilmente oltre due ore e mezza dopo il suo arrivo. È stato un agricoltore di Piazzola sul Brenta a lanciare l’allarme. Subito sono stati chiamati i soccorsi, lo Spisal, una volante della polizia, l’ambulanza. Per Natale Spampinato però non c’era più nulla da fare. Gli ispettori dell’ufficio preposto al controllo della sicurezza negli ambienti di lavoro stanno cercando di tracciare l’esatta dinamica. Il dubbio è che il settantatreenne sia caduto dalla banchina di carico, facendo un volo di circa un metro e mezzo. Ma non viene esclusa neppure l’ipotesi dell’improvviso malore, tale da farlo stramazzare. Quel che è certo è che i poliziotti della squadra volante, con l’esame esterno, hanno trovato una profonda ferita alla testa.
Secondo una prima ricostruzione l’uomo sarebbe arrivato al Mercato Ortofrutticolo poco dopo le 9: come al solito doveva caricare il furgoncino di frutta, verdura e altri alimenti per rifornire il negozio del centro storico. In quel momento nei paraggi non c’era nessuno, quindi non esistono testimoni. Il commerciante dell’Alta padovana si è reso conto che vicino al furgone bianco c’era un corpo senza vita solo verso le 11.30, dando subito l’allarme al 113. Liviano Vianello, direttore dello Spisal, è rimasto in stretto contatto con i suoi ispettori. Tecnicamente non si può parlare di infortunio sul lavoro perché Spampinato non era un dipendente del Maap. Saranno però compiute tutte le verifiche necessarie per controllare se le condizioni di sicurezza sono state salvaguardate.
La salma del commerciante nei prossimi giorni sarà sottoposta all’esame autoptico, l’unico tassello mancante per stabilire le reali cause della morte. In tarda mattinata sono stati avvisati anche i familiari, il figlio Daniele e la moglie Anna, che si sono immediatamente chiusi in un doloroso silenzio.
Argomenti:commercio
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