Gioia nominato dal Papa presidente della Peregrinatio ad Petri Sedem

Monsignor Francesco Gioia, 74 anni, è delegato del Vaticano alla basilica del Santo. Una figura spesso in contrasto con i frati del Santo
MONESTIER - CONCERTO AL SANTO - MONS. FRANCESCO GIOIA MONESTIER - CONCERTO AL SANTO
MONESTIER - CONCERTO AL SANTO - MONS. FRANCESCO GIOIA MONESTIER - CONCERTO AL SANTO

ROMA. L’arcivescovo cappuccino Francesco Gioia, 74 anni, è stato nominato da Benedetto XVI presidente della Peregrinatio ad Petri Sedem per il prossimo triennio. La nomina rappresenta un ritorno (Gioia nel 2001 aveva già guidato l’organismo vaticano per l’accoglienza dei pellegrini) e conclude una carriera piuttosto altalenante: nel 1990 Giovanni Paolo II lo nomina alla guida della diocesi di Camerino-San Severino Marche, per richiamarlo precipitosamente dalle Marche nel 1993 e sottrarlo a uno scandalo. E ciò all’indomani della sua visita pastorale alla Regione.

Per 8 anni il presule rimase dunque in Curia con un incarico inedito e provvisorio: delegato presso il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. A frenare sue possibili promozioni ci aveva pensato del resto il disdicevole libro «Via col vento in Vaticano» che lo accusava di molte nefandezze. Calunnie che monsignor Gioia contestò al prelato presunto autore del libro anonimo con una scenata - rimasta celebre - nei pressi di piazza San Pietro. Poi nel 2001 monsignor Gioia torna in auge come delegato pontificio per le Basiliche di San Paolo fuori le Mura e di Sant’Antonio da Padova, oltre che presidente della peregrinatio. Appena eletto però Papa Ratzinger tra le sue prime decisioni nomina un arciprete per la Basilica e lascia a Gioia solo Padova. E l’Apsa assorbe la Peregrinatio lasciando fuori il suo presidente.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova