Giotto, esperti a confronto su conservazione e rischi

Al via il convegno su affreschi e stato di salute della Cappella degli Scrovegni Boldrin: «Abbiamo cercato studiosi ovunque e i migliori sono quelli italiani»
Una delle immagini del tour virtuale nella Cappella degli Scrovegni organizzato dal Comune di Padova, Haltadefinizione e il Sole 24 ORE. Ogni minimo dettaglio del grandioso ciclo pittorico, dipinto di Giotto fra il 1303 e il 1305, anche il più lontano e invisibile all? occhio del visitatore, sarà dal 17 novembre 2010 ?a portata di click? su www.ilsole24ore.com/scrovegni e www.haltadefinizione.com. ANSA / HALTADEFINIZIONE.COM +++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY+++
Una delle immagini del tour virtuale nella Cappella degli Scrovegni organizzato dal Comune di Padova, Haltadefinizione e il Sole 24 ORE. Ogni minimo dettaglio del grandioso ciclo pittorico, dipinto di Giotto fra il 1303 e il 1305, anche il più lontano e invisibile all? occhio del visitatore, sarà dal 17 novembre 2010 ?a portata di click? su www.ilsole24ore.com/scrovegni e www.haltadefinizione.com. ANSA / HALTADEFINIZIONE.COM +++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY+++

La Cappella degli Scrovegni come il Vajont? Lo aveva detto a gennaio Dario Fo che domani non ci sarà, ma il famoso convegno internazionale sulle condizioni della Cappella degli Scrovegni annunciato da mesi parte. E parte oggi, proprio in occasione dell’anniversario della consacrazione. Saranno moltissimi gli esperti provenienti da tutta Italia, ospiti dell’aula magna del Bo fino a domani, a partire dal sottosegretario del ministero dei Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni, a Giorgio Bonsanti, docente di Arte all’Università di Firenze i quali presidieranno la giornata di incontri di questa mattina.

«Fare il punto su Giotto e, insieme, raccontare l’attenzione del Comune su questo straordinario monumento che fu acquistato nel 1880 dal sindaco di allora, Tolomei, per salvarlo ed evitare che gli affreschi fossero staccati e portati in Inghilterra» ha spiegato il vice sindaco reggente Ivo Rossi. «Dobbiamo rassicurare l’opinione pubblica dopo le ultime polemiche e accelerare le procedure, già avviate, per far rientrare finalmente la Cappella e il ciclo di affreschi tra i patrimoni dell’Unesco». “Giotto e il suo messaggio” è il titolo dato al convegno che avrà come obiettivo quello di intercedere tra gli esperti e i cittadini, aggiornandoli sulla conservazione e la salvaguardia della ricchezza artistica più importante della città. Oggi, dopo i saluti di rito del sindaco e del rettore Giuseppe Zaccaria, discuteranno Alessandro Tomei dell’Università di Chieti, Clario Di Fabio dell’ateneo di Genova, Ugo Soragni, direttore generale per i beni culturali del Veneto e Irene Hueck, i quali affronteranno l’aspetto artistico, prima di dare spazio a quelli legati ai possibili danni subiti o previsti. Di questo parlerà, nel pomeriggio, Giovanni Carbonara dell’Università di Roma, assieme a Francesca D’Arcais dell’ateneo di Milano, Guido Tigler dell’Università di Firenze e Anna Maria Spiazzi, soprintendente per i beni storici per la provincia di Padova. «Abbiamo cercato esperti ovunque» ha evidenziato l’assessore all’Edilizia monumentale, Lusia Boldrin «anche all’estero, ma abbiamo scelto solo gli studiosi veri della Cappella degli Scrovegni e ovviamente i maggiori sono italiani e sono loro che vanno spesso all’estero a parlare di Giotto e non viceversa».

Oggi quindi ci sarà un focus specialistico più legato alle caratteristiche pittoriche, che vedrà tra i relatori anche Luca Baggio del Centro Studi Antoniani, Vittoria Camelliti e Cristina Guarnieri, delle facoltà di Udine e Padova. Domani la materia di dibattito sarà invece proprio il restauro e la conservazione.

Luca Preziusi

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