Giro di vite contro gli affitti in nero

Maxi evasione Edile Beato, il sindaco Gianella: «Evadere è un furto per il futuro dei giovani»

PIOVE DI SACCO. Dopo la notizia dell’evasione fiscale da un milione e mezzo di euro grazie ad affitti in nero scoperta dalla Guardia di finanza a carico della società Immobiliare Edile Beato srl di Arnaldo Gobbo e della sua famiglia, il sindaco Davide Gianella ribadisce il giro di vite nei controlli anche da parte del Comune su affitti e residenze in città. E lancia un appello ai cittadini affinché denuncino ogni situazione di illegalità, rivolgendosi anche al Comune di Piove di Sacco che si farà carico di interessare le forze dell’ordine. «Innanzitutto dobbiamo ringraziare la Guardia di finanza che in silenzio continua a lavorare affrontando procedimenti anche scomodi e spesso molto complessi che richiedono mesi di indagini. I risultati di tanto lavoro contribuiscono a garantire un futuro migliore per i nostri figli: l’operazione dei giorni scorsi ha messo in luce uno spicchio del nostro Paese fermo al palo proprio a causa dell’evasione. Non è solo una questione di equità – in quanto non è giusto che ci sia chi ha sempre pagato e che paga anche per gli altri – ma evasione e corruzione sono un furto per il domani delle nuove generazioni».

I finanzieri in circa dieci mesi hanno spulciato quasi trecento contratti di affitto per appartamenti a Piove di Sacco, Brugine e Pontelongo, di cui la società Beato e la famiglia Gobbo sono costruttori e amministratori, scoprendo che il canone mensile pagato da ciascun inquilino era in realtà il doppio di quello indicato nel contratto.

«Anche il Comune sta facendo la sua parte per far emergere le irregolarità che spesso interessano affitti e residenze» fa notare Gianella, «in particolare a ogni richiesta di ricongiungimento familiare o rinnovo del permesso di soggiorno vengono effettuati sopralluoghi negli alloggi per verificare la compatibilità degli stessi, per dimensioni e agibilità, ma anche per la regolarità dei contratti».

Le irregolarità colpiscono molto spesso gli stranieri. Anche le indagini della Finanza hanno rilevato che la maggior parte degli inquilini dei Gobbo erano stranieri. «È importante che tutti si faccia la propria parte» prosegue il sindaco, «e per questo chiedo la collaborazione di tutti i cittadini. Non bisogna aver timore di denunciare l’illegalità che spesso nasconde soprusi a danno dei più deboli e se per qualsiasi motivo si è restii a rivolgersi alle forze di polizia, si venga in Comune e ci faremo noi carico di riportare le segnalazioni agli organi competenti». (e.l.)

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