Gli occhi di Londra sulla Fiera per il polo dell’innovazione

PADOVA. Una chiamata da Londra mette in gioco la Fiera di Padova come punto di riferimento dell’innovazione europea. Nei giorni scorsi è arrivata proprio dalla capitale inglese una chiamata di richiesta chiarimenti, a cui pare abbia fatto seguito un documento formale, per la gestione di via Tommaseo dopo la pubblicazione della manifestazione d’interesse anche su autorevoli riviste e quotidiani inglesi del calibro di The Times, Economist.
L’INTERESSE
È stata proprio la prestigiosa rivista a rivelarsi il canale giusto per attirare l’attenzione un ente europeo per la promozione della rete dei Digital Innovation Hub. La struttura, a oggi coperta dalla massima riservatezza, sarebbe alla ricerca di una nuova sede dopo la scelta dei cittadini della Gran Bretagna di uscire dalle istituzioni europee. La Brexit, dunque, offrirebbe a Padova un’opportunità inedita per rendere concreta quella aspirazione internazionale che la città, la sua Università e un tessuto economico profondamente votato all’export, rivendicano con forza. Questo sembra un momento favorevole per accogliere una struttura che sancirebbe l’ingresso di Padova tra le capitali internazionali dell’innovazione.
la riorganizzazione
Il progetto di riorganizzazione del quartiere di via Tommaseo vede infatti un grande Centro Congressi in fase avanzata di costruzione, la nascita del Competence Center del Nordest, (i cui fondi sono già stati individuati dalla Relazione Previsionale Programmatica 2019 dalla stessa Camera di Commercio) e una nuova scuola di Ingegneria targata Università di Padova. Nel contempo Fiera Immobiliare è pronta per un aumento di capitale da 62 milioni di euro (di cui 13 in denaro liquido) mentre Fondazione Cariparo, Università di Padova, Comune e Immobiliare lavorano con costanza alla quadratura del progetto di realizzazione di un nuovo Padiglione 2 capace di ospitare la scuola di Ingegneria dell’Ateneo.
la guida
In questo contesto sembrano moltiplicarsi anche le candidature per la guida di un’Immobiliare pronta a trasformarsi a breve in società operativa di gestione del quartiere, direttamente o tramite una società veicolo costruita ad hoc. Oltre al volto noto di Paolo Coin, già alla guida della Fiera fino al 2014, sarebbero almeno un altro paio i manager di primo piano del settore fieristico del Nordest interessati al ruolo di supermanager della Fiera. Nel frattempo sarebbero 5 le dichiarazioni di interesse che i soci dell’Immobiliare si attendono di ricevere nei prossimi giorni: oltre a quella di Londra e delle due realtà fieristiche più forti dell’area, esclusa Rimini, sembrano interessati al progetto anche un paio di realtà private che hanno messo gli occhi sulla gestione di un’area congressuale a forte trazione innovativa. —
Riccardo Sandre
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