Gli studenti a muso duro «I negozianti sbagliano Stop alle auto in centro»

Il “rimprovero” al sindaco che ascolta troppo le lamentele di commercianti e categorie «Non rappresentano la città Noi respireremo smog per anni» 

«Noi vogliamo un centro senza auto, con servizi innovativi come il Nightbus e Mobike. Chiediamo un impegno contro l’inquinamento perché lo smog ce lo respireremo noi per tanto tempo. E invece in questa città parlano solo i commercianti. E si arrogano il diritto di rappresentare tutti. Non ci stiamo». Parole chiare, dirette, precise. Senza alcun timore reverenziale, Pietro Notarnicola, rappresentante degli studenti in Senato accademico, ha affrontato il primo cittadino.

L’incontro con Giordani è ormai una tradizione annuale per l’Udu (unione degli universitari) e gli Studenti medi. Ma quest’anno, dopo aver brindato al successo del Nightbus lanciato proprio qui un anno fa, i ragazzi hanno alzato la voce: «Se i commercianti dicono di rappresentare il centro di Padova, noi ne rappresentiamo l’anima. E cioè 100 mila universitari che rendono viva questa città – proseguono i giovani nel loro confronto con il primo cittadino – Qui c’è una sensibilità diversa. Basta con questa comunicazione aggressiva sulle auto in centro».

Giordani ha abbozzato, rivendicando la scelta di corso Milano ma anche l’errore nella velocità di realizzazione: «Capisco i problemi dell’inquinamento ma anche quelli dei commercianti – è stata la sua risposta – Io ho una maggioranza eterogenea, con varie sensibilità. Ma questo non è uno svantaggio, è una richiesta. A un sindaco è richiesto equilibrio, a voi io chiedo di accettare alcuni compromessi».

Guardano ai loro corpi, gli studenti impegnati nell’attivismo universitario. Colpiti dallo smog, ma non solo: dalle malattie a trasmissione sessuale in forte aumento e dalla “tampon tax” che fa lievitare il costo degli assorbenti. «Un ragionamento sulla salute e sui diritti ci sta – replica Giordani – Ma devo parlarne con Usl, ospedale e Regione».

Poi l’applauso per i musei gratis a Natale e nelle feste: «Vorremmo lo fossero sempre per chi ha il badge di ateneo», «Sì ma questo ha un costo e devo ragionarci con Colasio», è il botta e risposta.

Sì al co-housing tra anziani e studenti: «Nei prossimi anni centinaia di posti letto saranno di questo tipo», dice Giordani. E poi, su Facebook, una presa di posizione a difesa della “sua” assessora Nalin sullo Ius soli: «Serve integrazione. Altrimenti avremo un futuro di odio sociale e di conflitti ». —

C.MAL.

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