Governo, l’incontro Bersani-M5S: i grillini fermi sul no alla fiducia

ROMA. Il no a un governo Bersani è ormai scontato, e i capigruppo 5 Stelle - Roberta Lombardi e Vito Crimi - lo hanno ripetetuto al premier incaricato Pier Luigi Bersani nell’incontro-consultazione a Montecitorio. Forti anche del doppio voto di ieri sera dei gruppi di Camera e Senato che, all’unanimità, hanno detto no a un governo a guida Bersani.
Il no alla fiducia «di questi governi» è stato deciso «all’unanimità» dai gruppi del Movimento 5 Stelle. Lo ha ribadito Vito Crimi ai giornalisti al termine delle consultazioni con il segretario Pd, Pier Luigi Bersani, segnando così la differenza rispetto all’elezione di Pietro Grasso a presidente del Senato. Lì c’erano state posizioni difformi dal resto del gruppo ma, ricorda il capogruppo grillino al Senato, «quella non era stata una decisione presa all’unanimità».
Bersani: "Convenzione per riformare la costituzione". Nel corso dell’incontro con i capogruppo del M5S, Pier Luigi Bersani spiega che da un lato la sua proposta prevede «un pacchetto governo rivolto a tutti ma non potabile per tutti», dall’altro «un altro pezzo del cambiamento, con la riforma della seconda parte della Costituzione». «Io sto predisponendo una proposta che rende esigibile a data certa un meccanismo di riforma costituzionale, dal numero parlamentari, al bicameralismo, al superamento delle province. Come avviene questa cosa? Con una convenzione», spiega Bersani. Un «organismo che attraverso un meccanismo normativo a data certa consegni in sede redigente al Parlamento un progetto di riforma».
Dar vita a «una convenzione, un organismo a gratis, di servizio civico, dove ci sono parlamentari e non solo, espressione della società espressione della società, che attraverso un meccanismo normativo a data certa consegni in sede redigente al Parlamento un progetto di riforma» della seconda parte della Costituzione. È la proposta che Pier Luigi Bersani espone al M5S. La convenzione sarebbe «il luogo dove esercitare il massimo di corresponsabilità con le forze all’opposizione»
Crimi: "Chiediamo un governo a 5 stelle". "Noi abbiamo una credibilità che possiamo spendere: gli altri partiti hanno una ’non credibilita», essendo lì da 30 anni facendo solo promesse". Lo dice il capogruppo M5S al Senato Vito Crimi parlando della richiesta al Capo dello Stato di un incarico per un governo 5 Stelle. Ma i numeri - gli viene chiesto - dove li prendete? "La responsabilità deve essere degli altri partiti. Noi mettiamo in campo una cosa in più egli altri partiti: la credibilità. E poi un programma che è condiviso su molti punti".
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