Sassate sul nido pieno di uova, la coppia di cigni abbandona la covata

A Grantorto il dispiacere è palpabile. Tutti si erano affezionati a quei due cigni che, con la loro presenza elegante, avevano regalato uno scorcio raro di natura selvaggia in pieno centro

Silvia Bergamin
I cigni di Grantorto: una famiglia è salva, mentre un’altra coppia ha abbandonato la covata
I cigni di Grantorto: una famiglia è salva, mentre un’altra coppia ha abbandonato la covata

Cinque uova, immobili nel silenzio di un nido che non ha più voce. È la scena che da giorni accompagna chi attraversa via Vittorio Emanuele II, dove sotto al ponte, immerso nella vegetazione, giace un nido abbandonato. Un piccolo altare naturale che racconta una storia incompiuta: quella di una cucciolata di cigni mai nata. I genitori, una coppia che fino a poco fa si alternava con grazia e disciplina nella cova, sono spariti all’improvviso. Da allora nessuno ha più riscaldato quelle uova, condannandole lentamente al silenzio.

A Grantorto il dispiacere è palpabile. Tutti si erano affezionati a quei due cigni che, con la loro presenza elegante, avevano regalato uno scorcio raro di natura selvaggia in pieno centro.

«Era uno spettacolo vederli» racconta una residente, «si davano il cambio nel nido con una dolcezza che commuoveva».

Quando non si sono più visti, la comunità si è mobilitata: sopralluoghi, appelli sui social, richieste di controlli alle telecamere. Nulla, però, ha fatto tornare indietro i due pennuti. Cosa può averli allontanati? L’ipotesi più grave parla di un disturbo umano. Qualcuno riferisce di aver sentito di ragazzini che avrebbero lanciato sassi verso il nido. Un gesto scellerato che, se confermato, sarebbe sufficiente a spiegare l’abbandono.

«Il nido di cigni sotto al ponte è stato abbandonato, cosa anomala se non vengono disturbati» si legge in un post. «Mi è giunta voce che sono stati dei ragazzini a spaventarli. Chiedo al Comune e al sindaco Fiorenzo Cappellari la visione dei video per identificare i responsabili».

C’è anche chi ha tentato di contattare il Cras di zona per cercare di salvare le uova, se fosse ancora possibile. Ma i giorni passano, e così le speranze. E mentre la cronaca si tinge di malinconia sotto quel ponte, a pochi passi di distanza la vita ha trovato un varco. In via Carlo Alberto, quasi come un contrappunto beffardo, cinque piccoli cigni sono nati proprio in questi giorni. Scortati da mamma e papà, sfilano nel corso d’acqua suscitando sorrisi e scatti fotografici.

«La presenza di questa famigliola» dice un anziano, «regala un po’ di bellezza che ci consola».

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