Grattacieli e negozi, ecco la nuova S. Lazzaro

Via i vincoli in cambio di 172 mila mq di terreno per realizzare l’ospedale

PADOVA. Tre grattacieli, due strutture commerciali e una nuova viabilità per San Lazzaro. Ecco il nuovo piano urbanistico attuativo presentato dalle società proprietarie dei terreni di Padova Est, su parte dei quali sorgerà il nuovo ospedale.

Dopo il pre-accordo dell’agosto del 2015 adesso gli architetti Angelo Barbato e Gianfranco Zulian, per conto del Consorzio di urbanizzazione quadrante Nordest, hanno presentato a Palazzo Moroni il progetto di lottizzazione in cui cedono 172 mila metri quadri per il polo sanitario in cambio della possibilità di costruire tre grattacieli più altre strutture. La volumetria complessiva, nell’area dei privati, sarà di 190 mila metri cubi. L’edificio più alto sarà di 75 metri, dieci in meno del Net-Center, che svetta poco lontano.

Le aree cedute. In cambio della possibilità di costruire il Consorzio accetta di cedere al Comune 172.463 metri quadri su un totale complessivo di 258.961. È il 66% dell’intero ambito. Ai privati resteranno 68 mila metri quadri, di cui 40.333 edificabili e altri 27.667 vincolate a uso pubblico. Sulla percentuale di area da cedere resta aperta una vertenza: il pre-accordo con l’amministrazione parla della cessione di almeno il 64% dell’area mentre nel Piano degli Interventi (il nuovo piano regolatore) per un «mero errore materiale di scrittura» la cifra sale al 74%. La società con un’osservazione ha chiesto di rettificare l’errore.

I grattacieli. Le tavole presentate in Comune permettono di immaginare come sarà nel futuro l’intera zona. Principalmente ci saranno tre grattacieli, raggruppati attorno a una piazza circolare centrale. Il più alto, posizionato a sud-est vicino al rione già esistente di San Lazzaro, sarà alto 75 metri, gli altri due invece 55 metri. Saranno affiancati, a nord e a sud-ovest, da due strutture commerciali. Infine sono previsti altri due edifici più piccoli.

Per adesso il progetto prevede solo destinazioni non residenziali, per ottemperare agli standard urbanistici maggiori. Ma il pre-accordo con l’amministrazione non ha vincoli: saranno le società private a decidere quale percentuale destinare a residenziale, direzionale e commerciale. È possibile anche che uno dei grattacieli venga destinato a alberghiero.

La viabilità. Il piano prevede anche una nuova viabilità per il quartiere di San Lazzaro. A partire dal prolungamento del cavalcavia Maroncelli. Anziché svoltare bruscamente a sinistra (come avviene oggi per chi proviene da via Grassi), il cavalcavia proseguirà dritto fino a una nuova rotatoria che distribuirà i flussi di traffico verso via Maroncelli, verso le nuove edificazioni oppure verso il futuro nuovo ospedale. Inoltre a nord di tutta l’area è previsto il passaggio dell’Arco di Giano, l’asse viario di collegamento tra lo svincolo di corso Irlanda e via Avanzo. Sono previsti anche 35 mila metri quadri di nuovi parcheggi pubblici e altri 20 mila di posti privati.

Le società. Il piano urbanistico, presentato lo scorso 29 gennaio, è stato firmato dall’amministratore unico del Consorzio, Federico Roberto. Il Consorzio è formato al 92,5% dalla Via San Lazzaro Properties srl, al 7% dall’Immobiliare Galzignano (che il 14 aprile scorso ha permutato le proprie aree con altre del Comune), e allo 0,5% dalla Mantegna Immobiliare. Via San Lazzaro Properties srl è per il 70% della Bpd Property Development srl (in liquidazione dal 2014) e per il 30% della So.Im.Cos srl (del gruppo Edilbasso). Infine la Bpd fa capo all’ingegnere pescarese Antonio Napoleone e alle famiglie Barbierato di Asiago, più Mazzer, Fantuzzi e gli eredi Tolin, tutti di Conegliano.

c.malfitano@mattinopadova.it

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