«Grazie a Carlo tre miracoli eucaristici»

TEOLO. Accolta con alcuni brani di musica sacra, eseguiti dalla banda musicale di Teolo, e dai canti del coro della parrocchia di Santa Giustina, giovedì pomeriggio Antonia Acutis, mamma di Carlo, il quindicenne morto nell’ottobre del 2006 per una leucemia fulminante, per il quale è stata avviata la causa di canonizzazione.
La donna, invitata dall’arciprete di Teolo, don Luigi Goldin, era accompagnata dal marito e dai gemelli Michele e Francesca avuti dopo la morte del figlio maggiore.
Nella sala polivalente della parrocchia affollata di gente, mamma Antonia ha raccontato alcuni aneddoti della vita di Carlo, che era uno studioso della Bibbia e del Catechismo e che al centro della sua giornata metteva Gesù.
«Parte della sua cena la sera la portava ai senzatetto che dormivano sui cartoni sotto il nostro appartamento di Milano», ha esordito la donna. «Recitava il rosario tutti i giorni, cosa che fanno ora anche i suoi fratellini, e si confessava almeno una volta la settimana. Era un genio con il computer, a 10 anni era in grado di competere con gli ingegneri informatici. La causa per la canonizzazione, dopo che il cardinale Angelo Scola ha chiuso la fase diocesana del processo di beatificazione, ora è a Roma e speriamo che il Santo Padre la prenda in considerazione presto anche perché ci sarebbero già tre miracoli eucaristici attribuiti alla sua intercessione. Uno anche nella diocesi argentina dove operava il cardinale Bergoglio prima di diventare Pontefice».
Antonia Acutis ha raccontato di ricevere tantissime lettere da tutto il mondo per richieste di preghiera. Il ragazzo è diventato famoso anche grazie ad alcune mostre organizzate soprattutto in America Latina e negli Stati Uniti che evidenziano questi miracoli. «Viviamo questo processo con grande gioia: dal 2006, quando in tre giorni ci ha lasciati abbiamo potuto constatare il bene che sta facendo a tanta gente», conclude Antonia Acutis. Carlo potrebbe diventare il patrono di Internet. Lo auspica monsignor Dario Edoardo Viganò della segreteria per la comunicazione della Santa sede. Gianni Biasetto
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