Grest, sequestrata la tenda a panelli caduta sui bambini

La Procura ha disposto una perizia sull'accaduto.  I sette ragazzini, tra gli otto e i dieci anni, erano all’interno di una chiesetta sconsacrata di Albignasego quando è crollata la struttura. Trasportati in ospedale e dimessi se la sono cavata con lievi traumi cranici ed escoriazioni
BARSOTTI BAMBINI FERITI GREST MANDRIOLA ALBIGANSEGO
BARSOTTI BAMBINI FERITI GREST MANDRIOLA ALBIGANSEGO

ALBIGNASEGO. A sbucciarsi le ginocchia ormai sono abituati. E qualche piccolo trauma cranico può anche capitare. Ma che ti crolli improvvisamente sopra la testa una tenda di quattro metri per due, mentre stai trascorrendo spensieratamente i primi giorni d’estate assieme a tanti amici, quello no. È stata una mattinata di paura quella di ieri per una sessantina di bambini del Grest della parrocchia di Mandriola di via Marconi ad Albignasego. La caduta di una tenda da una finestra della vecchia chiesa sconsacrata del patronato di San Giacomo ha portato al ferimento di sette ragazzini, cinque femmine e due maschi di età compresa tra gli 8 e i 10 anni. Fortunatamente l’impatto non ha causato tragiche conseguenze e i piccoli se la sono cavata con lievi traumi cranici ed escoriazioni agli arti, guaribili in pochi giorni.

Il fatto. In questi casi non si può che appellarsi al destino. Che poteva essere sì ben più crudele, ma anche meno allarmante. Sono da poco passate le dieci quando il gruppo del Grest si divide in due. Da una parte i ragazzi più grandi, quelli delle medie, restano fuori a giocare. Dall’altra, una trentina di bambini delle scuole elementari entra nella vecchia chiesa sconsacrata di fianco alla parrocchia di San Giacomo Apostolo per seguire il corso di arti marziali. I bambini si siedono sui banchi alla destra rispetto all’entrata principale. Si fossero messi dalla parte opposta avrebbero solamente assistito da una considerevole distanza di sicurezza al crollo della tenda e magari si sarebbero fatti solo una fragorosa risata. Invece, ad un certo punto, a lezione in corso e senza alcun preavviso, la tenda cade addosso ai ragazzi. Il rumore è sordo e scatena subito il panico. I bambini urlano, il dolore è forte e le macchie di sangue visibili sul pavimento non fanno che accrescere il terrore nei loro occhi.

Le lacrime sgorgano a fiumi mentre gli animatori cercando di mantenere il più possibile la calma, prestano i primi soccorsi ai ragazzi. Riccardo, uno dei responsabili del Grest, non si trova nella sala ma viene subito avvertito dai colleghi: «Sono stati cinque minuti di caos, lo ammetto ma fortunatamente ci siamo accorti subito che i bambini non avevano subito ferite gravi - spiega - è stato molto rassicurante il fatto che nessuno abbia mai perso conoscenza. Tutti erano in stato di choc ma abbiamo cercato di tranquillizzarli il più possibile». Fortunatamente l’impatto non è stato violento e, sebbene nessuno dei presenti ricordi con esattezza la dinamica data la velocità con cui è crollata al suolo la tenda, si ipotizza che i pannelli abbiano battuto il suolo prima di colpire i piccoli. A rendere soltanto un incidente dalle lievi conseguenze quella che poteva essere una tragedia, anche il materiale non particolarmente pesante dei pannelli, composto principalmente d’alluminio.

I soccorsi. Sul posto sono intervenuti, dopo pochi minuti, le ambulanze che hanno trasportato i feriti al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Padova, la radiomobile dei carabinieri di Abano, una pattuglia dei carabinieri di Albignasego e i vigili del fuoco che dopo i rilievi hanno messo i sigilli alla chiesa sconsacrata. A far crollare la tenda si ipotizza possa essere stata una folata di vento, visto che la porta laterale era stata lasciata aperta per arieggiare la chiesa. Può bastare solo uno spiffero a causare la caduta? Probabilmente sì, visto che quel che più ha lasciato perplessi i militari sono i tasselli estremamente leggeri, fissati con viti “da sei”, assolutamente inadatti a reggere dei pannelli di tali dimensioni. 

La tenda con panelli è stata posta sotto sequestro per permettere alla Procura di nominare dei tecnici che possano fare luce (anche per poter attribuire le responsabilità)  sull'accaduto.

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