Ha sottratto 2,4 milioni ai clienti: promotrice Unicredit nei guai

PADOVA. Si è impossessata di 2 milioni e 446.732 euro, soldi che i suoi clienti le avevano consegnato il denaro per investimenti. Il pm Orietta Canova ha chiesto il giudizio per Paola Frasson, 48 anni, residente a Vigonza, all’epoca dei fatti, tra il 2005 e il 2011 consulente finanziario della Unicredit Private Banching, filiale di piazza Eremitani.
Le viene contestata la falsità in scrittura privata e l’appropriazione indebita: la donna avrebbe falsificato la firma dei clienti sulla modulistica interna della banca (operazioni di sportello) e sui titoli di credito, effettuando prelievi e versamenti a loro nome. All’atto dell’avviso all’indagato della conclusione delle indagini preliminari, Unicredit aveva già risarcito diversi clienti, per un totale di un milione e 48.000 euro. Attualmente resta solo un sospeso (su 17 clienti) che non ha accettato la transazione. Sono stati alcuni clienti ad accorgersi di prelievi non autorizzati, informando il direttore della filiale dell’Unicredit. Così, con l’aiuto dei vertici dell’istituto, è stato subito ricostruito l’operato di Frasson che per quasi un anno - secondo le accuse - aveva pescato a piene mani dai conti dei clienti prelevando migliaia di euro, trasferiti in conti suoi personali o addirittura firmando lei stessa (in nome e per conto dei risparmiarori) assegni di cui risultava beneficiaria. Consistenti i prelievi che hanno raggiunto punte di 50 mila e 200 mila euro al colpo.
Tra il 9 dicembre 2010 e il 28 gennaio 2011 la bancaria aveva versato sul proprio conto 21.273 euro rubati a un cliente; altri 8.125 tra il 26 gennaio e il 10 giugno 2011; ancora 50.995 tra il 15 dicembre 2010 e il 14 luglio 2011; ulteriori 48 mila euro erano stati intascati tra il settembre e il novembre 2010. Appena il caso Frasson era venuto a galla, la funzionaria era stata invitata a dimettersi volontariamente, ossia a licenziarsi dalla banca, era il 2011. In seguito fu Unicredit a trasmettere una segnalazione a Consob (la Commissione nazionale per le società e la Borsa) con la confessione di Paola Frasson che venne sospesa per due mesi dall’esercizio dell’attività di promotrice finanziaria. In fase di indagini preliminari, effettuate dal nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza, la consulente Unicredit non aveva spiegato che fine avesse fatto quel denaro. Ora bisognerà attendere nell’eventuale processo la strategia difensiva che verrà scelta dai legali della donna, gli avvocati Valentina Gasparini e Giorgio Bortolotto.
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