Hotel Mantegna, Palaindoor, bar Metropolis: razzìe dei ladri

PADOVA. I ladri si sono scatenati la notte scorsa in città, riacutizzando la paura, mai sopita, dei predoni. Probabilmente si tratta di più bande, che hanno messo a soqquadro la città come fulmini caduti rapidamente tra bar, cantieri, alberghi ed appartamenti.
Per la polizia, che è intervenuta in tutti i furti, è stata una lunga notte. Iniziata con la telefonata della reception dell’hotel Mantegna di via Tommaseo alle 23 di giovedì. I dipendenti hanno riferito di ruberie all’interno degli spogliatoi del personale, che si trovano nel seminterrato della struttura, alla quale si accede attraverso i garage. L’opera potrebbe essere di qualche balordo che ha cercato (e trovato) un pertugio da cui penetrare. Sono stati portati via 200 euro in contanti trovati nei portafogli (spariti) dei dipendenti, insieme a cellulari ed orologi.
A mezzanotte, invece, la volante della polizia ha raggiunto il civico 406 di via Montà dove i proprietari di un appartamento hanno scoperto un furto che gli è costato 5 mila euro di preziosi. Infine, sempre nei paraggi di Montà, i ladri sono penetrati nel cantiere del Palaindor (a fianco allo stadio Euganeo) di via Nereo Rocco, portando via mille euro di ferro sagomato. Non è molto che il rione era stato «visitato»: a cavallo delle feste natalizie, i ladri erano penetrati in alcune case con raid fotocopia.
Per i rioni ad ovest della città (Chiesanuova, Montà e Brentelle) è allarme rosso. Negli ultimi due mesi sono stati colpiti di continuo: il centro sportivo Brentella la prima settimana di marzo è stato «visitato» a raffica. Hanno rubato addirittura le scarpe degli atleti del calcio Padova e, introducendosi negli spogliatoi, i ladri hanno fatto incetta di costosi smat phone, portafogli e, perfino, le chiavi di casa dei giovani sportivi.
Sempre nella notte tra giovedì e venerdì i predoni hanno preso di mira anche il bar Metropolis di piazzetta Gasparotto, tra corso del Popolo e via Diego Valeri. I ladri hanno spaccato la porticina laterale del bar che affaccia sotto i portici di via Valeri angolo via Trieste: una volta dentro hanno portato via il fondo cassa (poche decine di ero) lasciando invece la moneta di rame, a quanto pare più ingombrante che allettante. Tuttavia, il ladro (o i ladri) si sono feriti durante il raid con i vetri della porta. Per spaccare la vetrata hanno usato un masso recuperato dalla vicina piazza e ritrovato tra le aiuole dietro una lunga e copiosa scia di sangue.
«Alle 5.30 mi ha buttato giù dal letto la questura – racconta Andrea Rebora, il titolare del bar – Mi sono precipitato ed ho trovato un casino: c’era sangue dappertutto. E’ probabile sia stato un balordo, la mia unica speranza è che le telecamere della sala giochi abbiano ripreso la fuga, visto che dalle tracce di sangue è scappato attraverso la piazza».
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