I Maestri del lavoro in festa brillano sette stelline d’oro

Il riconoscimento a chi ha raggiunto vent’anni di iscrizione al consolato di Padova Pergamena ad esponenti militari e applausi agli studenti vincitori del concorso
BASCHIERI - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - PREMIAZIONI AL SAN GAETANO
BASCHIERI - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - PREMIAZIONI AL SAN GAETANO

Una stellina d’oro per chi ha raggiunto i vent’anni di anzianità, una pergamena per le forze dell’ordine, un premio per gli studenti delle scuole che hanno partecipato al concorso a loro dedicato. Così i Maestri del lavoro di Padova hanno festeggiato ieri il loro incontro annuale all’auditorium San Gaetano. «È il nostro evento più bello», spiega Erminio Gambato, padovano, console regionale dei Maestri del lavoro, «perché unisce lavoro, scuola e istituzioni. Coloro che hanno compiuto i vent’anni di iscrizione al consolato di Padova, quest’anno sono sette, hanno ricevuto una stellina d’oro e premiato i ragazzi delle scuole».

concorso

«Ogni anno viene indetto un concorso, a cui gli studenti possono partecipare con un tema o un progetto: viene data una traccia e loro declinano a seconda dell’indirizzo di studio. La commissione è presieduta dall’ex provveditore agli studi di Padova, professoressa Bigati, e da altri docenti in pensione. Consegnata una pergamena al merito anche agli esponenti delle forze armate: ufficiali o sottufficiali di Esercito, Aeronautica, Marina, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato».

Erminio Gambato, nato a Conselve, era dirigente di una società petrolifera. Nel 2015 è stato nominato “Padovano eccellente” e Cavaliere della Repubblica. Dei Maestri del lavoro fa parte dal 2007, ed è attualmente al suo secondo mandato come console regionale. Per conseguire il titolo di Maestro ci vogliono molti anni di servizio in azienda o comunque nel privato (almeno 25) ma l’anzianità non basta: la condizione necessaria, infatti, è che i lavoratori si siano particolarmente distinti per «perizia, laboriosità e buona condotta morale». Solitamente, a scegliere i candidati sono proprio i superiori, che quando si presentano tutte le condizioni propongono la possibilità ai fedeli dipendenti.

meriti morali

Vengono decorati con una “stella al merito del lavoro”, conferita direttamente dal corrispondente Ministero. La decorazione viene data essenzialmente per meriti morali e su questo terreno si muove la principale attività dei Maestri, che una volta usciti dall’azienda entrano nelle scuole, per trasmettere ai giovani l’etica del lavoro. «Oggi si chiamano percorsi di alternanza» ,spiega Gambato, «noi lo facevamo da molto prima. Giriamo tra gli istituti professionali con diverse attività, che vengono concordate con i professori e i dirigenti scolastici: quest’anno ci è stato chiesto soprattutto di insegnare ai ragazzi come si legge una busta paga. È un documento che contiene moltissime informazioni importanti. In altre occasioni abbiamo parlato anche di sicurezza informatica, comunicazione, di come cercare lavoro e di etica: questo è il tema principale, dato che è anche il nostro carattere distintivo». Ieri alla premiazione c’erano i rappresentanti delle autorità cittadine (Comune, Provincia, prefettura e questura) oltre alle scuole superiori che hanno partecipato al concorso.

Silvia Quaranta



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