I Nuotatori Padovani comprano dall’Inps la piscina di via Tirana

Investimento da 290 mila euro La prossima estate i primi lavori di ristrutturazione. Il presidente Boev: «Sogno inseguito per anni ora investiremo in qualità»
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - PISCINE VIA TIRANA
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - PISCINE VIA TIRANA

palestro. L’associazione Nuotatori Padovani ha messo a segno il colpaccio: ieri mattina è stato sottoscritto il rogito per l’acquisto dell’impianto natatorio di via Tirana messo in vendita dall’Inps, che nel quartiere è titolare ancora di almeno 200 appartamenti e una quarantina di negozi.

L’associazione ha firmato un assegno da 290 mila euro che si aggiungono ai 180 mila pagati due settimane fa per chiudere i conti pregressi con l’ente statale. Ed è già pronta a contrarre un mutuo da oltre 200 mila euro per rifare l’impianto di riscaldamento e condizionamento, collegandosi alla rete del teleriscaldamento. Il presidente dei Nuotatori Padovani, l’avvocato Roberto Boev, non nasconde la grande soddisfazione: «Abbiamo chiuso un passaggio inseguito per anni. Avevamo un contratto di locazione che non era stato rinnovato ed era in prorogatio e finalmente si è aperta la finestra della vendita da parte dell’Inps. Prima di procedere con l’acquisto» precisa Boev, «abbiamo dovuto chiudere la partita del pregresso che ci è costata altri 180 mila euro, risultato di quanto dovevamo all’ente e quanto abbiamo invece investito negli anni per manutenzioni straordinarie e lavori».

L’associazione ha dato letteralmente fondo alle sue riserve, ma è pronta a contrarre un mutuo per dar corso già l’estate prossima, alla ristrutturazione dello stabilimento: «Il primo lavoro sarà quello di cambiare la centrale termica a gasolio: sarà installato un impianto collegato alla rete di teleriscaldamento, che oltre a farci risparmiare circa 40 mila euro l’anno, sarà anche eco compatibile e servirà sia per il riscaldamento che il condizionamento dell’acqua delle vasche e della struttura. Non vogliamo che i lavori interferiscano con le attività della piscina, quindi il cantiere aprirà a luglio prossimo. Poi penseremo alla ristrutturazione degli spogliatoti».

L’operazione avrà un impatto anche sul quartiere: «Palestro è in grande sviluppo e se questa trattativa non fosse andata a buon fine» rileva Boev, «sarebbe stata una bomba per il quartiere l’eventualità che fossero arrivati degli speculatori immobiliari. Noi possiamo garantire una progressiva riqualificazione della struttura e l’implementazione delle attività e dei servizi alla città». La piscina - una vasca da 25 metri per 10 e una per i piccoli da 10 per 5 - è frequentata da un migliaio di utenti, dai bimbi fino ai nonni della quarta età. Ci sono i corsi di nuoto, ginnastica in acqua, nuoto libero, le squadre agonistiche e la squadra master, oltre alla scuola di nuoto pinnato.

A benedire l’operazione anche l’assessore allo Sport Diego Bonavina: «La riqualificazione del quartiere passa per l’investimento che anche i privati fanno per rivitalizzare punti di forza, vale per la piscina ora come abbiamo già visto per la pizzeria da Giorgia e il bar da Massimo. L’Inps ha deciso di frazionare il complesso e mettere all’asta i vari nuclei. La palestra risulta a tutt’oggi occupata, c’era stato un tentativo di discussione, ma al momento non c’è un dialogo aperto».

L’Associazione Nuotatori Padovani, nata nel 1960, gestisce la piscina di via Tirana dal 1970: «Ora che l’impianto è nostro» chiude Boev, «guardiamo al futuro con determinazione sapendo di poter investire su un bene di nostra proprietà». —

Elena Livieri

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