I più piccoli tornano al nido: in partenza nove centri estivi a Padova

PADOVA. Ritorno al nido. Anche per i bambini più piccoli, tra zero e tre anni, scocca l’ora del gioco e della socialità. Partono domani i centri estivi promossi dal settore Servizi scolastici del Comune e gestiti con la cooperativa Terra. Ma in questa ripartenza c’è ben poco di normale e di automatico, perché se gli anni scorsi le attività estive per i più piccoli erano un naturale prolungamento dell’asilo nido, quest’anno solo l’11 giugno è arrivato il Dpcm che rende possibili i centri estivi per la prima infanzia. E per organizzarli il Comune e la coop hanno dovuto letteralmente correre.
UNO SU SEI
Su 850 bimbi che frequentano i 17 nidi comunali, 155 famiglie - quindi quasi una su sei - ha chiesto di iscrivere i piccoli ai centri estivi. Respinti 9, non in regola con le quote, e al netto di 4 ritiri, domani si parte con 142 bambini suddivisi in nove sedi, praticamente in tutti i quartieri. S
aranno aperti all’Arcella il Trenino, a Mortise lo Scricciolo, alla Stanga il Balena Blu, a Camin il Piccolo Principe, ai Quattro Martiri una nuova sede, all’Armistizio il Lele Ramin, in Sacra Famiglia il nido omonimo, a Chiesanuova il Colibrì e ad Altichiero il Chiara Lubich.
Per ogni centro estivo ci sono 15 iscritti divisi in tre gruppi, tranne che per Colibrì e Balena Blu che partono con 20 e dunque quattro gruppi. L’attività copre, su due turni di due settimane, quasi tutto il mese di luglio. Il primo turno parte domani e si conclude il 17, il secondo andrà dal 20 al 31.
L'ORGANIZZAZIONE
La coop è pronta con 46 educatori e, nel rispetto dei protocolli, ne metterà a disposizione uno ogni 5 bimbi. «Anche il reclutamento, in tempi così brevi, è stato impegnativo», ammette Matteo Benciolini, della cooperativa Terra. «Ma ancora più difficile è stata la raccolta delle iscrizioni, che abbiamo fatto interamente on line, pagamenti compresi».
La retta è la stessa del nido, ma divisa a metà, visto che l’attività dura due settimane. Ed è calcolata in base all’Isee familiare. Si va dai 25 ai 235 euro, pasto compreso visto che il centro estivo copre la fascia oraria 7.30-16.
LE MISURE ANTI-COVID
Rigorose le misure di sicurezza. Tutti gli operatori avranno la mascherina e anche la visiera al momento dei pasti. Ogni gruppo avrà a disposizione una sorta di mini-appartamento esclusivo con zona giorno, bagno e sala per dormire, isolati dagli altri gruppi. E naturalmente userà una parte del giardino della struttura. Igienizzazione degli oggetti e sanificazione dei locali sono garantiti dopo ogni attività e a fine giornata. E all’arrivo, la mattina, misurazione della temperatura al bimbo e al genitore.
L'INSERIMENTO
Per i bambini, reduci dal lockdown, tornare al nido non sarà proprio automatico. Cambiano gli educatori - e avranno mascherina sul viso - e anche i compagni di gioco. Perciò la coop ha organizzato prima una riunione con i genitori, per illustrare le regole del centro estivo, e poi due incontri di due ore con i bambini e i loro genitori per favorire la conoscenza dei nuovi compagni di avventura e anche dei nuovi spazi per le attività, che hanno richiesto un’inevitabile adeguamento.
«Alla fine ce l’abbiamo fatta, con una corsa folle. E siamo contenti di iniziare», aggiunge Matteo Benciolini. «L’anno scorso le iscrizioni erano chiuse il 15 maggio, quest’anno le abbiamo aperte il 13 giugno. E tutto è cambiato intorno a noi. Ma siamo qui e partiamo».
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