Il 15 cambia capolinea, i passeggeri: «Pagheremo un biglietto dimezzato»

PADOVA. Non si placano le polemiche sui cambi di linee, percorsi ed orari degli autobus durante l’estate in città. Ancora di più adesso che dal 3 al 28 agosto è prevista la circolazione di tutti i mezzi pubblici di BusItalia Veneto con orario prefestivo anche nei giorni feriali, ad eccezione del tram e della nuova linea 10.
I disagi per i residenti di diversi quartieri si fanno sentire, tanto che c’è chi non è rimasto con le mani in mano. Sono i residenti di San Bellino, rione dell’Arcella, che guidati da Maria Grazia Ghiraldini, una delle rappresentanti del “Comitato di San Bellino”, hanno dato vita a una raccolta di firme per protestare contro l’inefficienza della linea 15. Le firme sono già state consegnate in Comune, dicono dal Comitato.
«Sono in tutto 300 firme che io personalmente ho portato una decina di giorni fa alla segreteria dell’assessore Grigoletto, da cui ora attendiamo risposte», dice la residente, che spiega dove starebbe il problema per gli abitanti del suo quartiere. «Ci hanno tolto l’unico autobus che portava in centro, il numero 15. Oltre a essere cambiato il capolinea, che non è più davanti alla chiesa di San Bellino, e non passa più per le vie del Giglio e Guardi, non ci porta più fino alla fermata di via Emanuele Filiberto, davanti al negozio “La Parigina”, ma si ferma molto prima, davanti alle Porte Contarine, per poi proseguire per via Trieste».
Un disagio non da poco, soprattutto per le persone anziane che da via Giotto per arrivare nella zona delle piazze devono fare un lungo tratto a piedi. «Un così lungo tratto a piedi sotto al sole cocente per arrivare in piazza a fare la spesa non è fattibile per noi persone non più giovani», continua Maria Grazia Ghiraldini. «Avevamo proposto che almeno l’autobus si allungasse fino a piazza Garibaldi, ma non abbiamo ancora ottenuto risposta».
Nonostante la situazione sembri rimanere questa, i residenti non hanno nessuna intenzione di mollare la presa e hanno già in mente di arrangiarsi a modo loro nell’eventualità non venissero ascoltati: «Abbiamo deciso che se non verrà ripristinata la tratta pagheremo metà biglietto, o meglio lo pagheremo un giorno sì e un giorno no, perché di fatto facciamo metà strada e non è giusto che paghiamo per intero», incalza la rappresentante del comitato.
«Siamo infuriati. A San Bellino vivono tantissimi anziani che hanno scelto questo quartiere proprio perché ben collegato al centro. A queste condizioni diventa impossibile muoversi».
«Non ho ancora ricevuto le firme raccolte dal comitato», risponde l’assessore alla Mobilità Stefano Grigoletto. «In ogni caso sono disponibile a incontrare i residenti di San Bellino anche assieme ai rappresentanti di BusItalia. Se c’è da ritarare il servizio e migliorarlo siamo a disposizione dei cittadini».
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