Il Covid “uccide” un’eccellenza Chiude la storica trattoria “da Oci”

A Cinto era un’istituzione da quasi 70 anni: sulla parete un pensiero di Virginia Woolf. Con la morte di Sergio Tasinato è finito tutto 
Gianni Biasetto;

la storia

CINTO EUGANEO

“Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene”. La trattoria “da Oci”, che accoglieva i clienti con questo pensiero di Virginia Woolf, che i titolari Sergio Tasinato e la moglie Susanna Balla avevano voluto apparisse su una delle pareti, ha chiuso per sempre. L’annuncio, pubblicato sulla pagina Facebook della trattoria da Susanna, arriva a 7 mesi dalla scomparsa del titolare, Sergio Tasinato, da tutti conosciuto come Oci, vittima Covid a 68 anni, nel novembre del 2020. Una comunicazione che è stata come un pugno nello stomaco per i tanti clienti della trattoria che hanno voluto manifestare il loro dispiacere con oltre 700 like in 48 ore. «Nel leggere alcuni messaggi di vicinanza mi sono messa a piangere», afferma Susanna che tutti chiamano Susy.«Peccato che tutta questa solidarietà mio marito non la possa vedere. Sergio era una persona insostituibile, senza la sua incredibile bravura e le sue idee il nostro locale non sarebbe più quel posto dove per quasi 70 anni si è assaporata la soppressa, la pasta fatta in casa e, negli ultimi anni, lo spezzatino e il carré di cinghiale al forno. Non aveva un suo particolare ricettario, i piatti se li inventava e siccome li ho assaggiati tutti posso dire che non ne ha sbagliato uno».

La trattoria da Oci era nata nei primi anni ’50 del secolo scorso per mano di Angelo Tasinato che gestiva con la mamma, lassù all’ombra del monte Gallo, al confine tra i comuni di Cinto e Galzignano, una piccola bottega di alimentari e tabacchi. Da osteria dove si vendeva vino e panini ai “foresti” che arrivavano in moto dalla città, divenne trattoria con Dante, papà di Sergio, che nel 1975 fu premiato con la medaglia d’oro dell’Ascom. Sergio la prese in mano nel 1993 e da allora fu un crescendo di successi fino a diventare una delle più rinomate trattorie del Parco Colli. Molti la ricordano ai tempi in cui si correva il Rally del Monte Venda e il passaggio davanti al locale, detto “salto de Oci”, era uno dei punti più spettacolari per vedere le auto alzarsi dall’asfalto. —



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