Il dentista Emanuele Salvatore muore di Covid a 55 anni

«Mio marito era stato ricoverato per una patologia che stava curando ormai da un anno. Fino a prima del ricovero trascorreva la sua vita normalmente, andando al lavoro e passando il tempo libero con me», racconta con le lacrime agli occhi Roberta Gheller, che viveva insieme al marito a Mejaniga, frazione di Cadoneghe.

«A Natale, mentre era ricoverato nel reparto di Medicina, è diventato positivo. Inizialmente era asintomatico, tanto che eravamo tutti convinti che tornasse a casa, poi invece si è aggravato, gli è venuta la polmonite e alla fine è mancato. L’ultima volta l’ho sentito il 31 dicembre, prima che gli mettessero il casco per l’ossigeno. Anche lui era sicuro di farcela, ha riso e scherzato con me e con gli amici fino all’ultimo momento. Siamo tutti scioccati».

Il dottor Salvatore era molto conosciuto anche a Noventa Padovana, dove portava avanti ormai da quasi trent’anni uno studio dentistico, oggi in Piazzetta Giovanelli. «In questi anni mi sono sempre proposto come obiettivo principale di mettere al primo posto, nel rapporto con i pazienti, il fattore umano che, a mio avviso, è alla base per una reciproca fiducia ed una corretta comunicazione, fondamentale per capire le aspettative di chi sta seduto sulla “poltrona”», è il messaggio che il dentista aveva voluto nel sito internet del suo studio. Ed era proprio così.

Emanuele Salvatore era amatissimo dai suoi pazienti e collaboratori. «Era solare, sorridente con tutti, aveva la battuta sempre pronta» ricorda la moglie, con la quale si era sposato solo lo scorso 14 novembre, dopo dodici anni di convivenza «Vivevamo in simbiosi, ci separavamo solo per andare al lavoro. Amavamo tanto viaggiare ma soprattutto stare insieme. Non uscivamo mai l’uno senza l’altra». Il funerale di Emanuele Salvatore sarà celebrato lunedì alle 14.30 nella chiesa di Mejaniga. —