Il dono di un ascensore cambia la vita a un disabile

Il ragazzo di 14 anni è affetto dalla sindrome di Koslowski e vive in carrozzina Regione e Usl 17 si sono presi a cuore il caso, coronando il suo sogno di libertà
Di Nicola Cesaro

STANGHELLA. Una “maratona” di beneficenza che è stata avviata dal consigliere regionale Arianna Lazzarini e che è passata attraverso l’Usl 17. A beneficiarne è stato un ragazzino di 14 anni di Stanghella, affetto dalla sindrome di Kozlowski, una malattia rara che si manifesta con forti limitazioni funzionali nel movimento degli arti, costringendo chi ne è colpito su una carrozzina. La malattia, provocata dal gene Trpv4, colpisce meno di un persona ogni milione e non ha possibilità di guarigione.

Oltre all’immobilità, l’adolescente per anni ha dovuto convivere con un altro ostacolo: la sua famiglia vive infatti al primo piano di una palazzina priva di ascensore. L’impossibilità di trasferirsi in un’altra abitazione ha spinto i familiari a chiedere aiuto alle istituzioni, arrivando ad interessare la consigliera veneta Lazzarini. L’amministratrice regionale ha coinvolto l’azienda sanitaria della Bassa, che si è accollata l’onere di interfacciarsi con la Regione Veneto. E proprio grazie ad un intervento dell’ente regionale la situazione ha avuto una svolta positiva: grazie ad un contributo appositamente concesso dalla Regione all’Usl 17, oltre a provvedere ai servizi sanitari e alla fornitura dei necessari ausili, è stato possibile far realizzare nell’abitazione della famiglia un ascensore grazie al quale il minore potrà frequentare più agevolmente la scuola e i propri amici.

I lavori, che hanno richiesto una spesa di quasi 20 mila euro, sono stati conclusi recentemente. «Mio figlio ora può respirare aria di indipendenza» spiega la madre dell’adolescente «Prima infatti occorreva essere almeno in due per scendere le scale e questo limitava moltissimo gli spostamenti e le uscite. Non posso che ringraziare per l’interessamento la Regione e l’Usl 17: per noi comincia un’altra vita».

Si accoda la Lazzarini: «In un momento particolare come questo è importante essere riusciti a dare una risposta concreta a esigenze così importanti. Credo che il compito della politica sia proprio questo». Parla di vicinanza ai cittadini pure Giovanni Pavesi, direttore generale dell’Usl 17: «Sottolineo la sensibilità dimostrata dalla Regione Veneto. Credo che questa vicenda testimoni la vicinanza delle nostre istituzioni ai cittadini e la capacità della nostra Azienda di fornire un’assistenza efficace e completa, che riguarda sia gli aspetti clinici, sia le problematiche legate alla qualità di vita e all'integrazione».

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