Il Gran Maestro massone alla Chiesa «Pagate l’Ici come tutti noi»
di Annarita Doardo
PADOVA
Cavour, D’Azeglio, Crispi, Garibaldi cosa avevano in comune? Erano tutti massoni. Diciamo allora che i valori promossi dal Risorgimento italiano molto devono alla cultura massonica. Strano però che nei libri di testo scolastici poco o niente si dica sul ruolo di ispirazione fornito dagli ideali massonici nella costruzione dell’unità d’Italia. Nel frattempo in anteprima ci si può addentrare nel mondo della massoneria con l’agevole libro In nome dell’uomo. Dal Risorgimento alla modernità, il ruolo del Grande Oriente nell’Italia unita(ed.Mursia), scritto dalla voce più autorevole della massoneria italiana, il Gran Maestro Gustavo Raffi intervistato dal giornalista Gerardo Picardo e con la prefazione di Paolo Peluffo, da pochi giorni nominato Sottosegretario del Governo Monti. Raffi ricopre dal 1999 la massima carica della Loggia del Grande Oriente e merito suo è stato avviare l’operazione trasparenza. Le logge sotto il suo mandato hanno avuto un boom di affiliati che da 12.630 nel ’99 sono passati ad essere oggi 21.400, di cui 500 in Veneto, con una forte presenza giovanile che ha abbassato l’età media dei “fratelli” (gli associati) a 42 anni. Ma cosa spinge una persona a bussare alla porta del tempio massonico? Di certo non si può dire che sia tanto ben vista, anzi. Chi chiede di poter entrare nella massoneria non deve avere problemi con la giustizia e in ogni caso deve risultare una persona senza ombre. Poi c’è tutto il percorso iniziatico, che non è uno scherzo, ma un impegno. Se sono spinti dalla volontà di far carriera o affari non farebbero prima ad andare al Lions, al Rotary in cui si socializza senza tanti riti esoterici e studi? «Sia Lions che Rotary furono pensati da massoni che avevano pensato che questi club fossero una specie di vivaio in cui seminare per poi raccogliere adepti dentro la massoneria. I principi sono gli stessi, ma accadde il fenomeno contrario. Tanto che in alcuni momenti qualcuno aveva ipotizzato che la massoneria fosse diventata il “Lions dei poveri”».
Quindi voler entrare in massoneria per conoscere tizio o caio non ha senso visto l’iter, basta andare ai club? «Sì perche la massoneria è una scelta di vita, una scuola di pensiero e di vita. Una grande avventura di laicità positiva, per lavorare all’unica rivoluzione possibile per l’uomo:quella personale. Il ruolo della massoneria è educare al dubbio, amare il mettersi in discussione, esercitare la capacità critica e autocritica del singolo, trasformandolo da suddito in cittadino. La Massoneria non è né vuole essere un surrogato delle istituzioni che non funzionano. Noi siamo rivoluzionari in periodi reazionari e reazionari in quelli rivoluzionari».
Ma oggi allora qual è il ruolo e il senso della Massoneria?
«Indicare un percorso di comprensione esistenziale e di dialogo che, coniugato con l’impegno personale, può consentire la crescita etica necessaria per la ridefinizione dell’orizzonte di senso». Perchè l’esoterismo è così vitale per voi? «Questa parola deriva dal greco e significa metodo interiore. La massoneria è una istituzione iniziatica. Nessuno impone ad altri di entrarvi. La ritualità è uno strumento antropologicamente connaturato all’uomo, che noi impieghiamo per darci un saldo ordine interiore». E concretamente quali sono le vostre battaglie civili attuali? «La riaffermazione e rafforzamento della scuola pubblica, la libertà di ricerca scientifica, la riaffermazione del pensiero laico, la globalizzazione dei diritti umani».
Come vi sembra stia procedendo il Governo Monti? L’uomo è di alto profilo, giudicheremo più avanti. Per ora mi pare che contro la casta non abbia fatto niente e non condivido che una pensionata che fa fatica a quadrare i conti debba pagare l’ici. Era ora invece che la Chiesa aprisse sulla questione scandalosa dell’ici che non paga, benché quest’estate in agosto avesse lanciato il monito di pagare tutti le tasse! Mah! Diano l’esempio seguendo San Francesco».
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