Il km più pericoloso di Caselle con 50 segnali e 30 specchi

Una strada di collegamento  fra via Pelosa e la regionale usata come scorciatoia e attraversata da 15 incroci «Fate rispettare i divieti»
G.b.

SELVAZZANO

Poco meno di un chilometro di strada nel quartiere di Caselle, un rettilineo che va dall’incrocio con via Pelosa all’intersezione con le vie Caselle e Deledda, che i residenti reputano essere una delle arterie più pericolose del comune, dove i mezzi sfrecciano a velocità elevate nonostante in qualche punto il limite sia di 30 km/h.

La conferma che la strada sia molto rischiosa sono i 30 specchi stradali (alcuni rotti) installati per favorire l’uscita dei residenti dalle loro abitazioni e i più di 50 segnali verticali che indicano gli attraversamenti pedonali, i divieti di sosta e i 15 incroci con le vie quasi tutte intitolate alle Sante.

«Ogni volta che ci immettiamo con la macchina su via Santa Maria Ausiliatrice corriamo il rischio di venire investiti perché sono pochi quelli che vanno piano», evidenziano i residenti.

«Gli specchi ci aiutano ma proprio per la velocità con cui arrivano le auto non sempre ci possiamo fidare ed ecco che ci siamo abituati a farci dare una mano da uno di famiglia che ci dice quando uscire dal passo carraio».

Una situazione che preoccupa gli abitanti, non solo quando escono in macchina ma anche quando portano a passeggio i bambini.

«I passaggi pedonali ci sono e sono tanti e ben segnalati ma attraversare la strada è un rischio, soprattutto di sera», aggiungono. «La soluzione, visto che i limiti di velocità ci sono, è quella di farli rispettare. Via Santa Maria Ausiliatrice non è più una strada di quartiere che viene usata solo dagli abitanti. Dato che collega via Pelosa e l’area a sud di Caselle compresa la zona artigianale con la regionale Padova-Vicenza, da molti viene scelta come scorciatoia, utilizzando anche via Ceresina, per raggiungere, a Sarmeola, la regionale per Vicenza».

La situazione non è nuova. Anni fa il Comune aveva proposto di installare dei semafori rallentatori, sembra che l’idea sia stata bocciata perché oltre a far aumentare il rumore nelle ore notturne, avrebbe fatto aumentare l’inquinamento. ––

G.b.

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