Il Leone di Pontecorvo con la passione per le bici

Sattin, titolare della bottega, oggi compie 95 anni: la festa con Claudio Scimone Dal 1945 ogni giorno è in negozio, la sua arte a un apprendista marocchino
PONTECORVO. Oggi è il suo compleanno: 95 anni. Ma non se ne starà a casa a godersi un po’ di meritato riposo, sarà come ogni giorno, da 72 anni a questa parte, nella sua bottega di riparazione di bici, a Pontecorvo. Leone Sattin, anzi, il cavaliere del lavoro Leone Sattin, tra i commercianti e gli artigiani della zona è il più anziano, quello che può ricordare il borgo di Pontecorvo quando ancora si udivano gli echi degli applausi che scortarono l’arrivo in città delle forze alleate. Dal 1945 lui c’è. Nonostante l’età avanzata, ogni mattina da Legnaro, dove abita insieme alla moglie Emma, alle 8 puntuale arriva a Pontecorvo. Lo accompagna la figlia, Giustina, che lavora con lui nel negozio. A lei Leone ha dato il nome della santa a cui è dedicato il capitello di fianco alla sua officina, di cui da sempre è il custode. Il capitello di Santa Giustina Martire.


Il rituale ogni giorno è lo stesso: Leone fa colazione al bar, poi comincia a lavorare e non smette fino alle 12. «Tuttora è lui a mettere le mani nelle bici. A bottega ha preso un ragazzo marocchino al quale sta insegnando il mestiere, ma la sua supervisione non manca mai», racconta Giuseppe Faggin, dell’associazione Pontecorvo Viva. «Non è mai mancato un giorno dal lavoro in 72 anni. Solo da sei, massimo sette anni, va in vacanza 15 giorni». Leone ha aperto la sua attività nel 1945. Prima lavorava nella officina di moto “Gloria”, di Prato della Valle, dove si vendevano le moto Matchless e Norton. Quella per le dueruote è stata da sempre una grande passione di Leone, che era anche un corridore. Tuttavia all’epoca, nonostante le moto e le auto cominciassero a riempire le strade, la bicicletta rimaneva il mezzo di locomozione popolare e di officine per le riparazioni c’era sempre bisogno. Così ha aperto la bottega di Pontecorvo, che non ha mai venduto bici nuove ma le ha sempre e solo riparate, diventando ad oggi punto di riferimento per i tanti studenti universitari della città. Una vita dunque trascorsa tra le bici, a riparare quelle dei tanti ciclisti professionisti che passavano per la sua bottega, ma anche al seguito del Giro d’Italia, con Coppi e Bartali a chiedere l’impossibile, sempre unto del grasso degli ingranaggi. Ancora oggi uno storico cimelio del grande campione Coppi, la sua vecchia bicicletta, capeggia appesa alla parete della bottega. Leone Sattin a Pontecorvo è un’istituzione. E oggi alle 18, per festeggiare i suoi 95 anni, brinderà nella sua officina, che è un po' la sua seconda casa, insieme al maestro de I Solisti Veneti, Claudio Scimone.


Alice Ferretti


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