«Il mio violino elettrico che fa ballare i vip»

Il trevigiano Filippo Rollando dal conservatorio alla Costa Smeralda: ora se lo contendono nelle feste in tutto il mondo
Di Matteo Marcon

TREVISO. «Scusa mi insegni a suonare il violino?» A chiederglielo, in una delle tante feste vip che ogni anno animano la Costa Smeralda, non è stato un allievo qualunque ma l’attore Mickey Rourke. Il jet set c’è chi lo sogna, sbirciando dal buco della serratura e sfogliando le riviste patinate, e c’è chi lo vive da protagonista. È il caso di Filippo Rollando, veneziano di nascita e moglianese d’adozione, che con il suo violino elettrico infiamma i party più esclusivi in tutto il mondo. L’ambiente del conservatorio gli andava stretto e così per parecchi anni - gli anni in cui il locale era al centro della vita estiva dei vip e dei sogni di chi avrebbe voluto esserci - si è ritrovato resident al Billionaire di Porto Cervo.

Ma Rollando è richiestissimo anche durante il resto dell’anno alle feste più trendy: dalla Russia alle Maldive, da Montecarlo a New York, passando per Tel Aviv, città che non si spegne mai. La carriera del musicista veneziano è decollata, tra mitzvah party e cene di lusso in ogni angolo del pianeta. Quando non c’è un aereo di linea disponibile a traghettarlo, c’è anche chi gli spedisce un jet privato, o un elicottero.

Filippo Rollando, classe 1979, in questi anni sta raccogliendo i frutti di un lavoro che è iniziato molto tempo fa, a metà degli anni ’90: «Il mio spettacolo è un mix tra musica e animazione, consiste in brevi jam session a fianco del dj» spiega. «Fin da quando ho iniziato a studiare violino al conservatorio ho sentito l’esigenza di affrancare questo strumento dalla sua collocazione classica, rinnovandone anche l’impatto scenico. L’idea di suonare in discoteca e di integrare certe sonorità con la musica elettronica si è evoluta negli anni».

Il primo esperimento di Filippo Rollando risale al 1995, epoca in cui collaborava già con alcuni gruppi rock e metal: «Chiesi a un liutaio di costruire un violino che si potesse amplificare e per i circuiti mi rivolsi a un elettricista» racconta «aveva una forma ancora molto grezza». Rollando probabilmente può essere considerato il primo violinista da discoteca al mondo: la sua formula è innovativa e d’avanguardia.

E se tutto iniziò verso la seconda metà degli anni ’90, la vera svolta arriva un po’ più avanti, grazie all’infatuazione per la musica africana. «Ho voluto andare a scoprire le radici del ritmo» spiega «ho studiato per anni le tradizioni musicali della Costa d’Avorio, del Mali e del Burkina Faso, suonando djembe e altre percussioni. Mi sono laureato in etnomusicologia al Tars di Venezia con una tesi sulle possibili applicazioni dei ritmi africani nelle composizioni per violino. Oggi il mio approccio dal vivo si basa soprattutto su questo tipo di incastri ritmici».

Negli anni 2000 inizia a collaborare in studio con il dj Andrea T Mendoza, dopo anni di gavetta arriva anche l’opportunità di esibirsi “dal vivo” nel locale di Porto Cervo, il tempio della vita notturna per i vip di tutto il mondo: «Dovevo stare solo tre giorni» racconta «la nostra animazione esaltò il pubblico e mi feci l’intera stagione». Di lì a poco sono arrivati anche gli ingaggi in yacht giganteschi e ville da sogno. Ma la parte più bella della storia deve ancora arrivare e non riguarda la sfilza di foto con star internazionali e modelle da sogno con cui Rollando anima i social network. Quando non imbraccia il suo prototipo di violino Steinberger elettrico, per otto ore al giorno è un irreprensibile maestro di scuola elementare, in un collegio trevigiano: «In certe serate vivo in un mondo che abbaglia, dove si rischia davvero di perdere il contatto con la realtà. Le emozioni più vere e autentiche però, le provo in classe, con i miei alunni, nella vita di tutti i giorni, ed è davvero per me la musica più bella».

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