Il Parco Colli sollecita 4 comuni per salvare i rospi
TEOLO. L’ente Parco Colli sollecita i comuni di Galzignano, Rovolon, Teolo e Torreglia a mettere in atto sulle strade pubbliche iniziative a tutela della conservazione delle specie di anfibi, in particolare del rospo comune e della rana di Lataste che, durante il periodo delle migrazioni (febbraio-maggio), finiscono schiacciati sotto i pneumatici delle auto.
«A partire dai primi di febbraio sono state posizionate dal personale di Avisp delle reti protettive lungo i bordi di strade comunali e provinciali interessate dal fenomeno della migrazione», si legge nella missiva del Parco «In corrispondenza di questi siti, nelle ore notturne, del personale volontario dell’associazione Sos Anfibi Padova-Colli Euganei, munito di gilet ad alta visibilità, procederà al monitoraggio e allo spostamento delle specie interessate. Si ritiene importante che oltre al Parco Colli anche i Comuni interessati dal fenomeno migratorio adottino una strategia di comunicazione volta ad informare e sensibilizzare la cittadinanza su questa iniziativa. Si propone pertanto di inserire nel sito internet istituzionale, o mediante altre forme di comunicazione, un avviso che segnali il periodo stagionale interessato dal fenomeno migratorio e la presenza dei volontari sulle strade pubbliche».
I luoghi interessati dalla posa delle reti protettive e dalla presenza nelle ore serali di volontari dell’associazione Sos Anfibi Padova-Colli Euganei sono: Galzignano via Diana Valsanzibio; Rovolon via Palazzina e via Costilgliola; Teolo via Valli; Torreglia via Volti, via Liviana, via Vallarega e via Tramonte. «Abbiamo ritenuto opportuno coinvolgere anche i Comuni che invitiamo a installare, se possibile, lungo i tratti stradali interessati, dei cartelli temporanei che avvisino e segnalino gli attraversamenti degli anfibi e la presenza del personale volontario», afferma il presidente del Parco Colli, Massimo Campagnolo. «Stiamo progettando dei rospidotti, tunnel per il passaggio degli anfibi, da installare sotto la sede stradale nelle zone dove la migrazione è più presente e dove in questo periodo ogni notte centinaia di rospi sono a rischio. Alcuni anni fa ne sono stati costruiti a Valsanzibio di fronte alla villa Barbarigo e a Castelnuovo ma non funzionano perché hanno il problema degli imbocchi troppo stretti». ––
Gianni Biasetto
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