Il processo passa al Tribunale Sara Paccagnella in aula domani

Accolta l’eccezione presentata dai familiari della vittima e prima udienza fissata a tempo di record La donna è accusata di omicidio stradale: guidava ubriaca quando causò la morte di Paola Tanga
Di Cristina Genesin
FERRO - FOTO PIRAN - PADOVA - INCIDENTE MORTALE TANGENZIALE BRETELLA PER ABANO
FERRO - FOTO PIRAN - PADOVA - INCIDENTE MORTALE TANGENZIALE BRETELLA PER ABANO

ABANO TERME. Sara Paccagnella sarà processata davanti al tribunale di Padova per omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza e dall’uso del telefonino: l’udienza è già fissata a tempo di record per domani mattina. Lo ha deciso ieri il giudice monocratico di Padova, Chiara Bitozzi, accogliendo l’eccezione che avevano sollevato due legali di parte civile (l'avvocato Massimo Salasnich per conto del marito, del fratello e di una figlia della vittima, e la collega Federica Turlon per un'altra figlia). Il giudice monocratico è chiamato a pronunciarsi sui reati punibili con pene fino a 10 anni di carcere: a giudizio dei due legali il processo va celebrato davanti al tribunale collegiale in quanto, con l'aggravante dello stato di ebbrezza, l'imputata rischia fino a 12 anni, come indicato dalla norma sull'omicidio stradale.

Un punto di vista condiviso in pieno dal giudice Bitozzi. Sara Paccagnella, 51enne residente ad Abano in via Calle Pace (difesa dall’avvocato Marilena Bertocco) dovrà rispondere della morte di Paola Rosa Tanga, 59 anni di Limena, avvenuta lo scorso 25 giugno lungo la bretella della tangenziale che porta verso Abano. Quel giorno intorno alle 17 l’insegnante, volontaria per la Croce rossa, si stava dirigendo verso la zona termale per partecipare al matrimonio di un’amica. Era al volante della sua Lancia Y. Paccagnella, a bordo della sua Bmw cabrio Z4, viaggiava nell’opposta direzione, dopo aver bevuto, visto che aveva un tasso alcolemico di 2,1 grammi di alcol per litro di sangue (contro il limite di 0.50), e guidava a 97 chilometri orari in un tratto con il limite di 90. Non solo. Guidava e giocava con un’applicazione del suo smartphone (denominata wordbrain) come confermato dalla consulenza informatica disposta dalla procura: lo stava facendo proprio nel momento in cui ha oltrepassato la doppia linea continua ed è sbandata sull’opposta corsia schiantandosi in pieno contro la Lancia. Quest’ultima vettura si è trasformata in una trappola mortale per Paola Rosa Tanga, estratta viva dalla lamiere ma morta quasi subito. Per Sara Paccagnella solo qualche graffio, ma è scattato subito l’arresto per omicidio stradale, appena arrivato l’esito degli esami tossicologici.

I legali della famiglia della vittima hanno già formalizzato la richiesta di risarcimento per una somma complessiva di un milione e 800 mila euro.

Il giudice monocratico aveva già ammesso anche un’altra parte civile, l'avvocato Augusto Baldassari di Forlì a nome e per conto di Asaps (Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale) che reclama pure un risarcimento per sostenere le proprie campagne sulla sicurezza stradale.

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