Il quartiere Gescal si rinnova e inventa il giardino collettivo

Nel 1968 fu realizzato il “quartiere Gescal” con più di 200 alloggi. Oggi le case sono abitate da numerosi anziani, ma cominciano ad arrivare anche famiglie giovani e si sente ancora il gioioso...

Nel 1968 fu realizzato il “quartiere Gescal” con più di 200 alloggi. Oggi le case sono abitate da numerosi anziani, ma cominciano ad arrivare anche famiglie giovani e si sente ancora il gioioso baccano dei piccoli.

Ma soprattutto c’è un volontario dal cuore grande, Massimo Curci, che ce la sta mettendo tutta per restituire al complesso lo spirito popolare della sua nascita. Quando le famiglie usavano il giardino per stare assieme, si conoscevano e davano una mano l’un l’altro. Massimo agisce, non parla. Ha, a sue spese e senza chiedere un soldo, ripiantumato il giardino con rose e alberelli; ha sistemato le panchine abbandonate da decenni e taglia regolarmente l’erba.

«Abito qui da dieci anni e un paio d’anni dopo il mio arrivo», racconta, «mi sono accorto che il giardino non era molto considerato. È un peccato perché non sono tanti i condomini che possono vantare tanto bel verde a loro disposizione. Così mi sono dato da fare. Purtroppo c’è qualcuno che non vede di buon occhio la mia iniziativa. Mi dispiace, ma non ho intenzione di arrendermi». Anzi. Con lui un bel numero di famiglie che desiderano trasformare il loro giardino in un sogno: il sogno è un gazebo, un barbecue da usare la domenica tutti assieme e organizzare nel verde le festicciole di compleanno dei bambini. «Dopo la prima festina», riferisce Massimo, «la gioia dei bimbi mi ha dato una carica esplosiva. Speriamo di convincere anche i refrattari». Tant’è.

In questi giorni è partita una raccolta firme per il sì a barbecue e gazebo: deve essere d’accordo la maggioranza degli abitanti.

(e.sci.)

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