Il ristorante dell’hotel «B&B» gestito dai padri Giuseppini

STANGA. Da tre mesi il ristorante dell’hotel B&B (ex Accademia Palace, realizzato sei anni fa dall’azienda Bulgarella, di Erice), in via del Pescarotto 39, tra la Fiera e via Friburgo, viene...

STANGA. Da tre mesi il ristorante dell’hotel B&B (ex Accademia Palace, realizzato sei anni fa dall’azienda Bulgarella, di Erice), in via del Pescarotto 39, tra la Fiera e via Friburgo, viene gestito dalla società Ekuò, la cooperativa sociale onlus, in mano ai padri Giuseppini, che in città gestiscono anche, in via Ognissanti 95, in zona Portello, un rinomato negozio di commercio equo e solidale, dove lavora anche una persona disabile.

Nel variegato pianeta della ristorazione e del settore alberghiero padovano l’affidamento di un ristorante ad una vera onlus rappresenta una grande novità sia nell’aspetto sociale sia prettamente economico. Anche perché, com’è scritto nello statuto delle società che fanno capo ai Giuseppini, il 90 per cento degli utili della gestione vengono investiti in opere sociali ed umanitarie. Ad esempio in alcune missioni religiose della Sierra Leone, nell’Africa centrale.

Il ristorante Ekuò, al momento, è aperto soltanto alla sera. Dalle 19 alle 22. I lavoratori-soci sono quattro, dei quali uno è laureato, mentre il direttore, che è anche l’amministratore delegato della società, è Eduardo Bonetti. Sempre la Ekuò effettua anche servizio catering per banchetti, convegni ed eventi in genere.

Da quando è stato riaperto il ristorante, l’albergo, associato in Camera di Commercio come quattro stelle, ha ripreso ad ospitare più clienti, nonostante la zona non sia facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici ed alla sera non è illuminata a sufficienza. A causa della crisi generale degli alberghi, anche il B&B ( un gruppo francese con sede centrale a Parigi e nuove aperture a Ferrara e a Bologna ), ha ribassato ulteriormente i prezzi delle camere.

Come si può leggere sul sito Internet dell’albergo, in determinate stagioni dell’anno una camera doppia costa da 49 euro in su. In pratica 25 euro a testa. Una vera offerta nel panorama dei prezzi di tutti gli alberghi padovani.

«I nuovi gestori del ristorante lavorano veramente bene», sottolinea il direttore del «B&B», Jean Michel, un parigino che parla benissimo l’italiano, «la cucina è quella veneta tradizionale, ma ci sono anche piatti internazionali. Insomma si mangia bene e si spende poco. Il servizio, poi, è inappuntabile».

Felice Paduano

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