Il tesoro del farmacista aiuterà quaranta famiglie

La Caritas di Legnaro ne sostiene già una grazie all’eredità Focherini (quasi 15 milioni) Il lascito disponibile dopo la chiusura del processo all’ex parroco accusato di dissiparlo
Di Martina Maniero
SCUOLA MEDIA REGINA MARGHERITA PIOVE BELLUCO
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LEGNARO. Vengono impiegati, finalmente, per quello a cui erano stati destinati fin dall’inizio: aiutare le persone in difficoltà. È tornata nelle disponibilità della Caritas di Legnaro l’eredità milionaria che il farmacista Franco Focherini, morto a 83 anni il 9 dicembre del 2014, aveva lasciato all’ente parrocchiale. Soldi e immobili per un valore di quasi 15 milioni di euro finiti in mano all’ex sacerdote della parrocchia San Biagio, don Lucio Sinigaglia, accusato di appropriazione indebita pluriaggravata e continuata (pena patteggiata a 1 anni e 9 mesi) per aver dissipato in pochi mesi oltre 252 mila euro dell’eredità tra vestiti griffati, cene di lusso e costosi regali. Niente a che fare con le disposizioni testamentarie del defunto farmacista, che aveva messo nero su bianco il desiderio che quei soldi venissero spesi per aiutare chi ne ha più bisogno. Volontà che adesso verranno onorate. «Siamo rientrati nelle disponibilità del lascito che, insieme ai fondi propri della Caritas e alle donazioni spontanee, verrà impiegato per aiutare i più poveri» ha confermato don Angelo Scarabattolo, arciprete di Sant’Angelo e da dicembre 2015 amministratore finanziario della parrocchia di Legnaro. «Con quei soldi abbiamo già acquistato generi alimentari e di prima necessità da consegnare ai più bisognosi» ha aggiunto Pasquale Martellato, volontario della Caritas.

E tra le quaranta famiglie che si rivolgono alla Caritas legnarese c’è anche quella di Narcisa e Costantino, una coppia di sposi rumeni in Italia da 13 anni. Entrambi, genitori di due bambini di 11 e 8 anni, sono rimasti senza lavoro e hanno rischiato di finire per strada. Con la crisi economica che non accenna ad allentare la stretta, l’emergenza lavoro e le difficoltà economiche quotidiane, le scadenze iniziano a non essere rispettate, le bollette ad accumularsi e qualche rata dell’affitto a saltare. La coppia, che non ha trovato comprensione nei locatori pronti a sfrattarli (è stato necessario anche l’intervento dell’Arma per scongiurare il peggio), ha trovato invece l’appoggio della Caritas parrocchiale che l’ha aiutata a trovare una nuova sistemazione, a sanare i debiti e a sostenere le spese quotidiane. «È stata la divina provvidenza ad aiutarci» ha raccontato commossa Narcisa «Qui abbiamo trovato non solo un aiuto economico ma anche morale. Non saprò mai come ringraziare tutte le persone che ci sono state vicine in questo momento così difficile per la nostra famiglia».

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