Il treno si ferma e fa perdere la coincidenza

MONSELICE. Un’ora e mezza al freddo, in stazione, ad aspettare il treno per tornare a casa. Tutto per colpa di una coincidenza persa per una manciata di minuti, sempre a causa dei ritardi di Trenitalia.
Tanta la rabbia ieri pomeriggio fra la quarantina di pendolari rimasti a piedi e costretti ad attendere un’ora e mezza per il successivo convoglio diretto a Mantova. «Abbiamo preso il treno delle 15.12 da Padova, che doveva fermarsi a Monselice alle 15.30” racconta uno degli sfortunati viaggiatori. “Ma all’altezza di Abano Terme, inspiegabilmente, il treno si è fermato ed è rimasto fermo per una ventina di minuti. Poi è ripartito, ha fatto tutte le fermate, ma è giunto a Monselice troppo tardi. Il treno regionale per Mantova delle 15.46, che doveva portarci a casa, per un minuto non ha aspettato e così abbiamo perso la coincidenza, con i disagi ben immaginabili».
Ai pendolari diretti verso l’Estense e il Montagnanese, in tutto una quarantina, non è rimasta altra scelta che aspettare il treno successivo, delle 17,04.
«Aspettare al freddo non è affatto piacevole» raccontano «perché in stazione a Monselice non c’è neanche una sala d’attesa. Il personale non sa dare risposte, non si sa neanche il perché del ritardo. In questo modo arriviamo a casa due ore più tardi del dovuto, è un bel problema, tutti hanno degli impegni. Anche stamattina, il regionale per Venezia che ferma a Saletto alle 6.40 non è passato, abbiamo dovuto prendere quello delle 7.08 e arrivare tardi in ufficio». (f.se.)
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