Imprenditore di Borgoricco trovato morto nel suo letto

Mauro Carraro colto da un malore fatale dopo aver accompagnato il figlio a scuola. A dare l’allarme un dipendente che l’aveva cercato a casa. Il 50enne ha donato gli organi

BORGORICCO. Stroncato da un infarto l'imprenditore Mauro Carraro. Aveva 50 anni ed era titolare del noto store Baby Idea di via Marconi, nella zona industriale del paese. La morte lo ha colto tra le 8.45 e le 10 di ieri mattina, nella sua casa di via Del Graticolato, che divideva con la madre. I familiari se ne sono accorti un paio di ore più tardi e hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto è giunta un'ambulanza, ma per lui non c'erano più speranze. Il medico ha solo potuto stilare il certificato di morte per cause naturali e affidare alla famiglia la salma, che successivamente è stata trasportata all'obitorio di Camposampiero in attesa delle esequie. Alle 8.30 di ieri Carraro ha portato il figlio a scuola e poi è tornato a casa. Alle 10.30 avrebbe dovuto andare a riprenderlo, ma non si è presentato. Non vedendolo, la segreteria della scuola ha telefonato alla madre del ragazzo.

La donna si è molto preoccupata e ha cominciato a telefonare a Carraro sul cellulare, non ricevendo nessuna risposta. Temendo il peggio, ha allora chiamato in azienda. Un collaboratore è corso a prendere il ragazzino e lo ha portato in ditta, poi si è precipitato in via Del Graticolato e qui ha fatto la tragica scoperta. L'imprenditore era a letto supino, immobile. Il dipendente ha subito allertato il 118, la madre di Carraro e tutti i familiari. Il negozio è stato chiuso e la madre Francesca, sconvolta dalla tragedia, è stata accompagnata a casa.

La notizia si è diffusa in tutto il Camposampierese. Fra i primi ad accorrere in via Del Graticolato il sindaco Giovanna Novello con due amici di Carraro, il vice sindaco Bepi Cagnin e il vice sindaco di San Giorgio delle Pertiche Davide Scapin. «Sono stato insieme a Mauro giovedì pomeriggio, mi pareva stesse abbastanza bene», dice Cagnin. «Sono addolorato, non riesco a credere che sia morto». Sembra che Carraro accusasse qualche malessere da alcuni mesi, ma non ci avrebbe dato importanza. In segno di lutto il negozio è stato chiuso e i dipendenti si sono radunati nella villa dell'imprenditore.

«Più che un datore di lavoro era un grande amico», dicono in lacrime alcune dipendenti. La grande passione di Carraro era la moto, tant'è che faceva parte del Motoclub "Esso Rivo" di Cavino; era anche simpatizzante del gruppo Ana di Camposampiero e spesso partecipava alle adunate degli alpini. Carraro ha donato gli organi: le cornee, già espiantate ieri pomeriggio, i tessuti cutanei e ossei stamattina. Lunedì l'autopsia.

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