In bici nei quartieri per disegnare la Padova del 2030

L’architetto Stefano Boeri ieri nella città del Santo per presentare il Piano degli interventi. “Qui ci sono tutte le carte in regola per competere con le più importanti città europee”, ha detto Boeri.

Da sinistra Daniele Rallo, Stefano Boeri, Sergio Giordani e Andrea Ragona
Da sinistra Daniele Rallo, Stefano Boeri, Sergio Giordani e Andrea Ragona

PADOVA. Biciclettate nei rioni di Padova per raccogliere spunti e suggerimenti. Un sito dedicato per permettere una piena partecipazione dei residenti. Parte dal basso il Piano degli interventi per la Padova del 2030 che l’architetto Stefano Boeri sta realizzando su incarico di Palazzo Moroni. L’archistar ieri era a Padova e, insieme al sindaco Sergio Giordani e all’assessore alla Mobilità Andrea Ragona, ha spiegato come intende procedere. “Noi vogliamo dare una nuova centralità ai quartieri”, ha detto Boeri, “non più luoghi dove, semplicemente, abitare, ma porzioni di città nelle quali i cittadini possano trovare tutto o quasi quello che serve, i servizi ovviamente, ma anche luoghi di socialità, a partire da una piazza, opportunità sportive e culturali, negozi in modo che ogni necessità possa essere soddisfatta senza dover necessariamente attraversare la città, ma trovando quello che serve in un area raggiungibile al massimo in 15 minuti.

Boeri ha spiegato che in passato Padova ha avuto una elevata tendenza al consumo di suolo. “Il nostro obiettivo è invece rigenerare i quartieri con il recupero di edifici e aree dismesse. I quartieri saranno l’elemento fondamentale della Padova del futuro senza dimenticare il centro storico con la valorizzazione del patrimonio immobiliare privato con l’obiettivo di riportare residenza stabile”. Per Boeri la pandemia potrà trasformarsi in una grande opportunità di rigenerazione urbana. “La pandemia spingerà a un parziale svuotamento delle grandi metropoli”, ha aggiunto l’architetto, “e una città come Padova, grazie alla sua università e al sistema ospedaliero, ha le carte in regola, anche dal punto di vista dell’innovazione e la ricerca, per esercitare una forte attrattività”.

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