In campo con Carlo Schievano statistico e “padre separato”

La famiglia, ovviamente quella tradizionale, come fondamento della società e bene da tutelare: ruota tutto intorno a questo pilastro il programma di Carlo Schievano (nella foto), classe 1960, candidato sindaco con il Movimento Nazionale per la Famiglia. Stievano, che si affaccia per la prima volta nel mondo della politica, ha un profilo di tutto rispetto: laureato con lode in Statistica, è stato docente all’università di Padova, ha lavorato (in Italia e a Washington) per Fidia Farmaceutici, parla tre lingue. È padre di due bambini, dei quali uno disabile, ha dovuto affrontare una dolorosa separazione e l’esperienza del padre single (che l’ha portato ad avvicinarsi all’associazione “Padri separati”). Il suo programma è improntato al sociale: «Dobbiamo rispondere ai problemi reali delle famiglie – sostiene – Che oggi non sono più quelle di una volta. L’organizzazione monoreddito non è più sostenibile, e questo significa che ad occuparsi della famiglia devono essere tanto le mamme quanto i papà. Come possiamo aiutarli? Andando a cercare gli indigenti insospettabili, i padri separati che vivono in auto, le famiglie in fila alla Caritas. È di queste persone che ci dobbiamo occupare. Ma anche dei genitori che non trovano posto al nido, e dei tanti che non trovano lavoro».
L’ospedale? «Va spostato, ma sulla nuova posizione va fatta una valutazione di opportunità». La viabilità? «È un’altra nota dolente: ci sono strade che in alcuni orari sono impraticabili».
Silvia Quaranta
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