In due con lo scooter a caccia di Pokémon Multa dei carabinieri

Gli studenti universitari sono stati fermati all’alba Nel verbale dichiarano: «Siamo svegli dalle 5 per giocare»
Di Nicola Cesaro

Sveglia alle 5, in due sul cinquantino, tablet alla mano e via alla caccia di Pokémon. A fermarli però ci pensano i “blu”. E qui non stiamo parlando di una delle tre squadre in gara per la supremazia di Pokémon e palestre, ma dei carabinieri di Prato della Valle. La prima multa “per Pokémon” a Padova va infatti ad Arturo e Marcello, studenti universitari che da ieri detengono - orgogliosamente, è il caso di dirlo - un nuovo record.

La coppia di amici era in giro per Padova dall’alba per cacciare creature e animaletti con l’ormai arcinota applicazione “Pokémon Go”: i carabinieri li hanno beccati in sella ad un cinquantino, entrambi con uno smartphone in mano e per di più senza documenti.Il conducente è stato multato anche per guida con il cellulare (articolo 173 codice della strada).

Il risultato? Caccia finita e 210 euro di sanzione. E una bella dichiarazione messa nero su bianco nel verbale: «Mi sono dimenticato sia dell’assicurazione che della patente perché mi sono svegliato alle 5 per cercare i Pokémon».

Marcello (alias “armadilloso”) ha 20 anni ed è iscritto ad Economia, mentre Arturo (“atamiyo”) ne ha 19 e studia Matematica. Entrambi giocano a “Pokémon Go” dal 7 luglio, data dell’uscita ufficiosa, e oggi hanno toccato il livello 21: «Ci siamo svegliati alle 5 per andare a cacciare Pokémon» racconta Arturo «perché a quell’ora c’è meno gente e si gioca meglio. L’obiettivo era andare a battere palestre».

I due sono saliti in sella ad un cinquantino Aprilia e, senza alcun competitor, han fatto bottino di creature e palestre: «Eravamo liberi di muoverci come volevamo, ai 10-15 all’ora, senza pericoli di auto e traffico. Forse ci siamo fatti prendere un po’ troppo e alle 8, quando più di qualcuno si era messo in strada, i carabinieri ci hanno fermato».

La coppia di cacciatori era su un marciapiede all’altezza della rotatoria dell’hotel Milano: Arturo era seduto dietro con un tablet a puntare Pokémon e palestre, Marcello con il cellulare in una mano e l’acceleratore nell’altra. «Non ci eravamo proprio resi conto di essere in quella situazione: diciamo che ci siamo fatti prendere un po’ troppo dalla caccia» sono sinceri i due amici «I carabinieri sono inizialmente parsi molto diffidenti e severi, poi quando abbiamo spiegato che eravamo a caccia di Pokémon si sono quasi messi a ridere».

La simpatia non ha tuttavia risparmiato una salata sanzione, non legata alle infrazioni al Codice della strada ma al fatto che il conducente fosse senza assicurazione e documenti: «Anche qui abbiamo detto la verità: siamo usciti di casa alle 5 ed avevamo la testa per aria. Abbiamo lasciato i documenti a casa per la fretta. La multa è stata di 210 euro, ma poteva sicuramente andarci peggio. Abbiamo fatto presente ai carabinieri di prepararsi: da qui in poi le multe “per Pokémon” saranno sempre di più».

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