In manette due giovani spacciatori
ANGUILLARA. Ci sono anche due padovani. Matteo Tondello, 21 anni, di Anguillara Veneta, e Tobia Zampieri, 19 anni, di Conselve, tra i giovani arrestati dalla Questura di Rovigo nell’ambito dell’operazione “Coisha”, che ha sgominato, una rete di spacciatori attiva tra le province di Rovigo e di Padova.
Gli indagati sono 34, tra i quali 13 raggiunti da una misura di custodia cautelare, emessa dalle Procure di Rovigo, di Padova e del Tribunale dei minori di Venezia. E tra loro, otto sono minorenni, tre dei quali portati nel carcere minorile di Treviso, gli altri agli arresti domiciliari. A completare il quadro i restanti 21, sette dei quali minorenni. Si tratta di italiani e di cittadini dell’Est Europa.
«Sono state documentate più di 2mila cessioni, tra hashish e marijuana», ha spiegato Bruno Zito, vicequestore aggiunto e capo della Squadra mobile di Rovigo, «e identificati un centinaio di assuntori, tutti coetanei degli arrestati. Quello che emerge è un quadro di ragazzi con atteggiamenti e modi di fare tipici degli spacciatori, che per giunta, quando dovevano incontrarsi, utilizzavano al cellulare un codice criptico». La banda non aveva un capo, ma era ben organizzata: Per telefono chiamavano la droga “il morto”, come sapessero già di essere intercettati. Per Tondello e Zampieri è stata la Procura di Padova a emettere il provvedimento di custodia. I due avevano allargato il traffico anche nella Bassa Padovana.
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