In un anno chiusi 150 locali e persi un migliaio di posti

PADOVA
Ad oggi il Covid ha provocato la chiusura di 150 pubblici esercizi e causato la perdita di un migliaio di posti di lavoro. Le chiusure potrebbero essere il doppio alla fine dell'anno se non arrivano politiche di sostegno alla ristorazione. Alla luce di questi dati drammatici, l'Associazione provinciale dei pubblici esercizi (Appe) ha “chiamato a raccolta” i rappresentanti politici padovani: dagli amministratori comunali, a quelli regionali, fino ai parlamentari.
«La finalità – dichiara Vincenzo Allegra, dirigente Appe – è quella di fornire al mondo della politica le informazioni utili e necessarie, per attuare le scelte, che vogliamo siano coraggiose, a salvaguardia della nostra categoria».
Un settore che in provincia di Padova conta circa 3.000 attività, con 20.000 addetti e un fatturato complessivo, escluso l’indotto, di circa 570 milioni di euro l’anno. «Rischiamo – prosegue Allegra – un vero e proprio tracollo, considerando che nel 2020 le imprese non hanno potuto svolgere la loro attività per circa 160 giorni, tra cui la Pasqua e il Natale, e che il 2021 purtroppo è iniziato ancora peggio».
A poco o nulla valgono, secondo l’Associazione degli esercenti, le attività di vendita per asporto o consegna a domicilio. La categoria avanza tre richieste: sostegni economici nell'immediato; azzeramento o almeno significativo abbassamento delle tasse, sia locali che nazionali; promozione della categoria. Gli incontri con i politici saranno on line, da lunedì mattina a mercoledì, e saranno riservati a sindaci, assessori (al Commercio e ai Tributi) e parlamentari. —
e.sci
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