Incendio doloso al mobilificio Casarotti di Masi. Un socio: «Non ho sospetti, grande amarezza»

Devastati il laboratorio e i macchinari. Fiamme nella notte di venerdì, trovate tracce di carburanti. Danni ingenti.
Masi (PD), 18 luglio 2020. Incendio al mobilificio Casarotti di Masi. Nella foto: l'interno del capannone dove è divampato l'incendio
Masi (PD), 18 luglio 2020. Incendio al mobilificio Casarotti di Masi. Nella foto: l'interno del capannone dove è divampato l'incendio

MASI. Un incendio che ha tutte le caratteristiche della matrice dolosa, quello che ha colpito il mobilificio dei Fratelli Casarotti, uno dei pochi ancora attivi nella zona. Una sezione del laboratorio di produzione, a ridosso del reparto di vendita è andata distrutta dalle fiamme che alle 3 nella notte tra venerdì e ieri hanno imperversato all’interno dello stabile.

Una parte del tetto è crollata a causa delle fiamme, alcune finestre sono esplose ed i macchinari di lavorazione sono stati divorati dal fuoco che ha raggiunto anche i neon del soffitto riducendoli ad una lunga linea di plastica penzolante. I danni sono ingenti e in via di quantificazione, ma potrebbero aggirarsi sui centomila euro.

Masi (PD), 18 luglio 2020. Incendio al mobilificio Casarotti di Masi. Nella foto: l'esterno del mobilificio Casarotti di Masi
Masi (PD), 18 luglio 2020. Incendio al mobilificio Casarotti di Masi. Nella foto: l'esterno del mobilificio Casarotti di Masi


La natura dell’incendio, dalle prime indagini dei vigili del fuoco di Este, sembra provenire da carburanti e liquidi infiammabili introdotti all’interno dello stabilimento. «Non ho alcun sospetto di chi possa aver fatto questo alla nostra azienda, lascio tutte le strade aperte, con una grande amarezza dentro», commenta Michele Casarotti, uno dei soci dello storico mobilificio e consigliere comunale «grazie ai miei cugini e ai soci siamo riusciti ad evitare il peggio, ma non abbiamo evitato una grandissima paura ed angoscia».

Ad avvisare dell’incendio in corso infatti è stato Massimo Casarotti, uno dei titolari che abita proprio a ridosso del luogo dell’incendio: «Mio padre ha sentito dei rumori molto forti ed ha controllato cosa stava accadendo», racconta Alessia Casarotti «e grazie alla sua prontezza e coraggio, prima ci ha fatto uscire tutti di casa e poi è corso in azienda e con l’aiuto dei soci e dei parenti si è attivato per spegnere il fuoco».

Grazie al sistema antincendio presente, agli idranti e a nove estintori, i titolari sono riusciti ad arginare le fiamme in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco che hanno protratto le operazioni di spegnimento e di messa in sicurezza sino al mattino.

Masi (PD), 18 luglio 2020. Incendio al mobilificio Casarotti di Masi. Nella foto: l'interno del capannone dove è divampato l'incendio
Masi (PD), 18 luglio 2020. Incendio al mobilificio Casarotti di Masi. Nella foto: l'interno del capannone dove è divampato l'incendio


Sul luogo sono intervenuti i militari della stazione di Montagnana e Castelbaldo e la compagnia dei carabinieri di Este, che hanno sottoposto il laboratorio a sequestro per procedere con le indagini. «Dopo i mesi di fermo per il Covid, avevamo ripreso appieno la produzione ed il regime lavorativo ordinario» spiega Alessia «ed ora saremo costretti a fermarci, ma siamo una famiglia molto unita e ci rimetteremo in moto presto».

Per i titolari resta un mistero il motivo dell’incendio, dato che l’azienda non ha alcuna problematica con i lavoratori, fornitori e clienti, né tanto meno con la concorrenza.

«Sono sconcertata da quanto è accaduto alla famiglia Casarotti, sono persone rispettabili e Massimo inoltre da molti anni è impegnato attivamente nella protezione civile» commenta il vice sindaco Laura Burato «sono amati da tutti e da sempre sono parte attiva della nostra comunità. Non mi spiego chi abbia potuto compiere un atto simile, abbiamo messo a disposizione delle autorità i filmati di video sorveglianza delle strade e mi auguro che questo possa contribuire ad identificare i responsabili» conclude il vice sindaco che esprime solidarietà e vicinanza alla famiglia. 


 

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