Ingaggiati 20 disoccupati alla cooperativa Solidalia

VIGONZA. Una ventina di persone - cinquantenni lasciati a casa da aziende del settore calzaturiero della Riviera per ristrutturazioni o fusioni, giovani alla prima esperienza lavorativa e un...

VIGONZA. Una ventina di persone - cinquantenni lasciati a casa da aziende del settore calzaturiero della Riviera per ristrutturazioni o fusioni, giovani alla prima esperienza lavorativa e un detenuto in fase di reinserimento - hanno dato vita alla cooperativa Solidalia, onlus di tipo B che nasce per iniziativa dell’Associazione calzaturifici della Riviera e di Confcooperative Veneto. La nuova realtà ha aperto un laboratorio in un capannone di via del Progresso, dove ha avviato l’attività di taglio e orlatura di tomaie per conto di calzaturifici della zona. I 20 hanno preventivamente seguito un periodo di formazione di 3 mesi accanto a professionisti del settore, una preparazione che oggi li mette in grado di produrre tomaie per 200 paia di scarpe al giorno.

L’obiettivo è raddoppiare lavoratori e produzione. Solidalia è il risultato di una mobilitazione per rispondere a un problema pressante, generato dalla crisi che non risparmia nemmeno il settore calzaturiero. Il progetto ha il duplice obiettivo di ricollocare le persone svantaggiate nel sistema produttivo e valorizzare la professionalità di mani esperte del settore calzaturiero.

L’attività va ad aggiungersi a quella consolidata di assemblaggio al primo piano della stessa sede dove sono occupate, anche in questo caso, persone svantaggiate. La realizzazione del progetto è stata resa possibile grazie a una rete di collaborazioni che vede protagonisti Comune di Vigonza, cooperative Primavera e Solidarietà, Etra, Usl 15, fondazione Cariparo che ha finanziato lo start up, Regione e Caritas diocesana attraverso il Fondo di solidarietà. «Grazie alla sinergia di tanti enti si concretizza un sogno condiviso di creare posti di lavoro», ha detto il direttore di Solidalia Paolo Tosato nel presentare il progetto.

Di «valore simbolico molto importante, anche come segnale in controtendenza rispetto al passato», ha parlato Siro Badon, presidente Acrib. «Iniziamo con questa prima esperienza, contando di poterla riprodurre anche in altri settori», ha auspicato Ugo Campagnaro, presidente di Confcooperative Veneto. «Con Solidalia recuperiamo professionalità in disoccupazione o in mobilità», ha aggiunto Matteo Segafredo, consigliere della Fondazione Cariparo e responsabile del fondo straordinario di Solidarietà.

Giusy Andreoli

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