Insegue il bandito dopo la rapina nel negozio del papà

Via Berchet, coraggiosa reazione della figlia del titolare della rivendita di prodotti per parrucchiera
PD 17 novembre 2004 G.M. Rapina alla gioielleria Roissard in Piazza delle Erbe. (CARRAI) Rapina alla gioielleria Roissard in Piazza delle Erbe - Carrai
PD 17 novembre 2004 G.M. Rapina alla gioielleria Roissard in Piazza delle Erbe. (CARRAI) Rapina alla gioielleria Roissard in Piazza delle Erbe - Carrai

PADOVA. Elisa Simonetto, appena 21 anni, ieri sera è corsa dietro al rapinatore con un taglierino in tasca: voleva farsi restituire la refurtiva portata via con la forza. La fuga ha messo in subbuglio la famiglia della giovane che non è tornata prima di un’ora.

È accaduto in via Berchet, al negozio di prodotti per parrucchiera Giorgio Marchetti. Elisa è la figlia del titolare, Michele Simonetto. Al momento della rapina, alle 18.40, era da sola nel negozio. I due dipendenti, un ragazzo e una signora, erano rispettivamente nel retro e sulle scale. «Ho visto entrare questo ragazzo», racconta Elisa, «italiano con un piercing in mezzo agli occhi. Mi ha chiesto un burrocacao, poi all’improvviso mi è venuto vicino, girando dietro il banco, mi ha spinta e mi ha puntato una siringa sporca minacciandomi di colpirmi se non gli davo i soldi. Ho cercato di temporeggiare, gli ho detto che la cassa non si poteva aprire, ma ha cominciato a prenderla a pugni e l’ho aperta».

Dentro c’erano scarse 100 euro in pezzi da 20 e da 10. «Tremava più lui di me, quando ha sentito rumore sulle scale è scappato». A quel punto Elisa non ha esitato: si è guardata attorno alla ricerca di un’arma da usare per difesa, ha afferrato il taglierino sul banco e si è messa a rincorrerlo: nella corsa il rapinatore ha perso la maglietta che è stata consegnata ai carabinieri.

«Doveva essere una giornata di festa», riferisce papà Michele, «oggi mio nonno compie 104 anni e invece sono corso qui in negozio terrorizzato perché nessuno sapeva dov’era mia figlia. È una testa calda, purtroppo assomiglia a suo padre, ma non doveva davvero mettere così in pericolo se stessa per soldi, fossero stati pure milioni».

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