Installazione choc a Noventa Padovana ricorda il soldato fucilato nel 1917

NOVENTA PADOVANA. Stanno suscitando curiosità e interesse, oltre che un serrato dibattito sui social media, le sagome di cinque soldati che da piazza Europa puntano i fucili nella direzione opposta.
Chi vede l’opera come «un’immagine così inquietante nel salotto buono della città» o come «un inno alla violenza».
Chi racconta che la figlia si è impaurita parecchio nel vedere quelle figure nell'ombra mentre transitavano in auto di sera davanti alla piazza e chi dice che gli ha ricordato la tragedia di una donna afgana in procinto di essere giustiziata.
Molti altri, invece, l’apprezzano e la ritengono uno stimolo a riflettere. Insomma, ci sono i pro e i contro. Sicuramente un'immagine choccante tanto che qualcuno ha soprannominato l’opera un «plotone d’esecuzione», cosa che peraltro è. Infatti basta attraversare la strada per capire il reale significato di quelle sagome.
Che altro non sono che la rappresentazione di un fatto accaduto 100 anni fa e commemorato in occasione del 4 Novembre: la fucilazione dell'artigliere Alessandro Ruffini a soli 23 anni per aver tenuto il sigaro in bocca al passaggio del generale Andrea Graziani, che ne ordinò l’uccisione per dare un esempio al resto del battaglione in ritirata da Caporetto.
Si parla della Grande Guerra, la fucilazione avvenne il 3 Novembre 1917. Per ricordare quella tragica vicenda domenica sono arrivati da Castelfidardo una decina di parenti di Ruffini.
«Mi pare esagerato definirlo un plotone d'esecuzione», commenta il sindaco Luigi Alessandro Bisato. «Rivendico l’iniziativa, giusta per cercare di sensibilizzare sul fatto. L’installazione, volente o nolente, porta a leggere la targa dall’altra parte della strada apposta sul muro dove ci sono ancora i fori dei colpi che uccisero Ruffini».
L’opera resterà sul posto ancora per qualche giorno, poi verrà spostata di fronte al monumento ai Caduti di fianco al municipio. Le sagome sono state realizzate da un artigiano locale su disegno dell’architetto Luca Volpato e visionate anche dalla consigliera Federica Pellegrino.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova