Cessione di Interporto Padova, c’è l’ok degli artigiani: «Opportunità concreta»

Il progetto di trasferimento del 70% dell’attività terminalistica a un partner globale. La logistica nel Padovano pesa per oltre 3 miliardi di euro. Montagnin (Cna): «Vigileremo per fugare eventuali dubbi»

Claudio Malfitano
L'Interporto di Padova
L'Interporto di Padova

«Un’opportunità di sviluppo concreta, ma su cui bisogna vigilare con attenzione». Anche la Cna (Confederazione nazionale degli artigiani) si schiera a favore dell’operazione di cessione del 70% dell’attività terminalistica di Interporto.

Un settore, quello della logistica, che gli artigiani padovani ritengono fondamentale per il territorio: nella provincia euganea pesa per oltre 3 miliardi di euro.

«Riteniamo questa operazione di grande interesse. Non solo perché valorizza ulteriormente un asset che ha già dimostrato tutta la sua rilevanza per il territorio, ma perché può rappresentare un’opportunità concreta: l’ingresso di un primario operatore dell’intermodalità nel Padovano potrebbe infatti permettere di aumentare i volumi di traffico, favorire l’insediamento di nuove imprese della logistica e rafforzare il ruolo del nostro territorio come piattaforma strategica per la distribuzione delle merci – spiega il presidente della Cna Luca Montagnin – Tutto questo aumenterebbe il valore aggiunto dei prodotti che transitano per il Padovano, generando occupazione e nuove opportunità per le imprese insediate, e contribuendo alla creazione e distribuzione della ricchezza in tutta l’area».

Montagnin, dal canto suo non nasconde che sono diverse le perplessità emerse sull’operazione: dalla possibile perdita di «sovranità» ai risvolti occupazionali. «Da parte nostra, vigileremo con attenzione sull’intero processo – annuncia – Al tempo stesso, riteniamo che questi interrogativi, sani e costruttivi, non debbano tradursi in un ostacolo pregiudiziale allo sviluppo di un progetto che può portare crescita e benefici tangibili. Innovazione e sviluppo non possono restare solo idee: devono trovare concretezza. E questa ci sembra un’ottima occasione per calare a terra nuove opportunità e prospettive per le nostre imprese. Ci auguriamo che non si tratti solo di un’operazione finanziaria, ma di una reale opportunità di crescita industriale. Sono convinto che gli artigiani debbano avere una visione del futuro, e questo progetto va proprio in questa direzione: perché intermodalità e scambio di merci sono le basi di un’economia davvero florida». 

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