Interporto Padova, al via la gara per il nuovo terminal: capitale aperto a un partner privato
Approvato il bando per la nuova società di gestione del terminal di Interporto Padova. Capitale aperto a un socio privato al 70%, con un'offerta minima da 60 milioni. Gara pubblica fino al 30 settembre

La costituzione di una nuova società per la gestione del terminal di Interporto Padova, aprendone il capitale anche a un operatore privato specializzato nel settore, si appresta a divenire realtà. Il Cda di ieri mattina ha approvato, all’unanimità, il disciplinare di gara e i relativi allegati, che verranno pubblicati in queste ore sul sito di Interporto.
Le proposte potranno essere presentate dal 1° luglio al 30 settembre e, successivamente, verrà individuata la commissione di gara. «L’aggiudicazione avverrà entro la fine dell’anno – dice il presidente di Interporto Padova, Luciano Greco -. Dal 2 al 5 giugno, a Monaco, saremo presenti alla fiera di settore e, mercoledì 4, presenteremo i dettagli della gara in una conferenza stampa».
Il prezzo minimo del soggetto partecipante è di 60 milioni di euro, cifra che consentirà di diventare socio al 70% di Interporto Padova: «Premieremo e valuteremo i rialzi, ma non vogliamo fare cassa – prosegue il presidente Greco -. Il parametro del prezzo peserà per il 20% sulla valutazione complessiva. Poi avranno un peso importante le caratteristiche e la credibilità dell’investitore, della cordata. Ma più significativo ancora sarà il piano industriale che verrà presentato nella domanda di partecipazione alla gara che, comunque, sarà l’equivalente delle gare pubbliche, in cui viene considerata l’offerta economicamente più vantaggiosa».
Dopo mesi di diatribe sulla questione, con fronti contrapposti, Luciano Greco sottolinea la volontà del Cda di garantire l’imprinting pubblico di Interporto: «Una volta aggiudicata la gara, l’ultima parola spetterà ai soci pubblici di riferimento. Questo garantisce anche che la soluzione sia quella adeguata – dice Greco -. Abbiamo tenuto conto delle osservazioni emerse dal dibattito pubblico e in consiglio comunale e le abbiamo tradotte in presidi che servono a garantire l’organo del controllo pubblico come soggetto che condiziona lo sviluppo futuro dell’Interporto».
Intermodal Terminal Padova srl sarà il nome della nuova società: «L’Interporto sarà poi socio al 30% con una serie di diritti, primo fra tutti quello che ne garantisce l’essenza, ovvero che rimarrà un’area terminalistica».
Il presidente coglie l’occasione per rasserenare gli animi anche sul fronte dell’organico: «In questi mesi abbiamo avviato un dialogo con i sindacati che proseguiranno anche dopo la pubblicazione della gara. L’obiettivo è proseguire sulla strada dell’eccellenza tecnologica, della qualità del lavoro che dovrà essere professionalizzante e qualificante e sul piano della sostenibilità».
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