«Invece della cena di S. Valentino ho visto morire mio marito»

Casalserugo. La moglie di Riccardo Benetollo lo precedeva in auto: «Il suo furgone è stato tamponato. Lui si è informato delle condizioni mie e delle ragazza coinvolta, ha chiamato il 112 e poi è crollato»
DORO - FOTO PIRAN - CASALSERUGO - INCIDENTE MORTALE
DORO - FOTO PIRAN - CASALSERUGO - INCIDENTE MORTALE

CASALSERUGO. «Ho visto tutto mercoledì sera, precedevo mio marito, stavamo tornado a casa dal lavoro e dovevamo uscire per una pizza, dovevamo festeggiare San Valentino». Invece la signora Graziella, coinvolta anche lei nel tamponamento lungo via Umberto I, ha assistito agli ultimi istanti di vita del marito Riccardo Benetollo, 80 anni.

Riccardo Benetollo
Riccardo Benetollo


Quel che sembrava un incidente stradale come tanti, in apparenza senza feriti, si è concluso invece con un malore fatale per l’ottantenne. L’uomo aveva fatto in tempo a scendere dal furgone coinvolto nel tamponamento, a scambiare due parole sia con la moglie che con altre persone e a chiamare i soccorsi, poi è finito a terra, privo di sensi. A raccontare quegli istanti è proprio la moglie Graziella: «Stavamo rientrando a casa dal nostro negozio di Padova e come al solito in centro a Casalserugo abbiamo trovato coda. Io ero con la mia auto e mio marito mi seguiva. Ad un certo punto un’auto davanti ha messo la freccia per svoltare a sinistra e ci siamo fermati, ma l’auto che seguiva mio marito (la Fiat Punto condotta da una ventottenne del posto) è finita contro il furgone di Riccardo che a sua volta si è appoggiato sulla mia Clio. Io non mi sono fatta nulla ma è stata comunque una bella botta. Mio marito ha spostato il furgone sul marciapiede a lato della strada, è sceso ed è venuto da me, per sentire come stavo. Gli ho risposto che non mi ero fatta nulla così è tornato indietro e ha raggiunto la ragazza a bordo della Punto che lo aveva tamponato, per accertarsi come stava. Poi ha preso il telefono e ha chiamato lui il 112, si è presentato e ha detto dell’incidente. Mentre aspettavamo, saranno passati anche ben più di dieci minuti, stava parlando con un altro signore e ad un certo punto l’ho visto cadere a terra. Il marciapiede ha qualche buca e ho pensato che fosse inciampato ma quando non si è rialzato mi sono preoccupata. Non ha fatto in tempo a dire nulla, si è accasciato e basta. Quando era sceso dal furgone non si era lamentato per dolori o altre ferite, probabilmente l’agitazione per l’incidente e il freddo hanno provocato questo malore, non so che dire. Adesso saranno le autorità sanitarie a fare chiarezza. Mio marito aveva avuto dei problemi di cuore in passato ma all’ultimo recente controllo stava bene».

Gli agenti della polizia locale dell’Unione Pratiarcati hanno eseguito l’alcoltest sulla giovane alla guida dell’auto, G.C. 28 anni di Casalserugo, e l’esame è risultato negativo. Per Graziella e Riccardo, spostati da 40 anni, doveva essere una serata di svago dopo un giorno di lavoro nello storico negozio di assistenza e riparazione elettrodomestici a Padova in via Landucci. «Avevamo prenotato per le 20 in una pizzeria poco lontano da casa», aggiunge la moglie commossa, «doveva essere la nostra festa di San Valentino. Abbiamo sempre lavorato insieme, mio marito aveva aperto il primo negozio nel 1964 in via Facciolati, poi ci eravamo trasferiti poco lontano, in via Landucci. Abbiamo alcuni dipendenti e nostra figlia Tiziana segue l’attività amministrativa. Riccardo è sempre stato un grande lavoratore, uno straordinario marito e un ottimo padre. Un uomo onesto e benvoluto, che ha sempre messo molto impegno e passione nella sua attività e nella sua famiglia. Sette anni fa avevamo già vissuto un periodo drammatico con l’alluvione, è stato terribile».


 

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