Ironia e ritmo in salsa fantasy
Maghi e fattucchiere sono tra noi, e non solo ad Halloween. E anche i cacciatori di streghe, che vegliano che la magia nera non prevalga sull’umanità, consentendo solo una stregoneria “buona”, governata dall’Ordine dell’Ascia e della Croce con un suo tribunale. Puntuale con la notte di Halloween arriva sui nostri schermi The last witch hunter – L’ultimo cacciatore di streghe di Breck Eisner, imperniato sulla figura di Vin Diesel, nel ruolo del titolo. Il film di Eisner inizia e finisce come un fantasy, nell’epica lotta tra Bene e Male, ma si svolge come un thriller urbano, con degli investigatori – il cacciatore e i suoi alleati – alla ricerca dei colpevoli. A guidare l’azione è Kaulder, un guerriero valoroso, che in un tempo antico era riuscito a uccidere la regina delle streghe, che lo aveva costretto all’immortalità. Ora la regina è tornata in vita ed è in cerca di vendetta: a farne le spese per primo è l’anziano padre Michael Caine, Dolan XXXVI (i Dolan sono sacerdoti che assumono questo nome e giurano fedeltà a Kaulder): tra inseguimenti e lotte soprannaturali il film mostra una certa ironia, persino in Vin Diesel, e un buon ritmo, sostenuto da effetti speciali e da molte citazioni, Signore degli anelli compreso, anche per la presenza di Elijah Wood/Frodo.
Durata: 98’ – Voto: ** ½
Michele Gottardi
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