“Istintobrass”: una vita in un docufilm

In Mostra al Lido il lavoro sul regista veneziano firmato da Massimiliano Zanin
20090801 - ROMA - ACE - VENEZIA: BRASS, LA MOSTRA MI SDOGANA DOPO 42 ANNI. Il regista Tinto Brass ritratto alla darsena del Lido di Venezia, in una immagine del 07 settembre 2004. E' un invito totalmente inaspettato quello che e' giunto a Tinto Brass dopo anni lontananza dal Festival. La 66/a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia omaggera' il regista con una retrospettiva dedicata alla sua carriera. Un'occasione per presentare alla stampa internazionale il suo ultimo lavoro Hotel Courbet, che vede protagonista Caterina Varzi. Brass coglie l'invito di Marco Muller con piacere e commenta: ''Sono cambiato io o Marco Muller e i suo esperti? Comunque sia sono contento. Mi dispiace solo che lo sdoganamento sia avvenuto un po' troppo tardi perche' anche Tinta potesse rallegrarsene''. ANSA/CLAUDIO ONORATI/DRN
20090801 - ROMA - ACE - VENEZIA: BRASS, LA MOSTRA MI SDOGANA DOPO 42 ANNI. Il regista Tinto Brass ritratto alla darsena del Lido di Venezia, in una immagine del 07 settembre 2004. E' un invito totalmente inaspettato quello che e' giunto a Tinto Brass dopo anni lontananza dal Festival. La 66/a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia omaggera' il regista con una retrospettiva dedicata alla sua carriera. Un'occasione per presentare alla stampa internazionale il suo ultimo lavoro Hotel Courbet, che vede protagonista Caterina Varzi. Brass coglie l'invito di Marco Muller con piacere e commenta: ''Sono cambiato io o Marco Muller e i suo esperti? Comunque sia sono contento. Mi dispiace solo che lo sdoganamento sia avvenuto un po' troppo tardi perche' anche Tinta potesse rallegrarsene''. ANSA/CLAUDIO ONORATI/DRN

VENEZIA. Si chiama “Istintobrass” il film documentario sulla vita di Tinto Brass che sarà presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Realizzato dal regista Massimiliano Zanin, assistente alla regia e sceneggiatore di Brass da più di dieci anni, il documentario è scritto, oltre che da Zanin e da Caterina Varzi, anche dallo stesso Brass che ha fortemente voluto questo lavoro, collaborando oltre che alla scrittura anche alla ricerca di materiale inedito e alla scelta degli attori e critici cinematografici intervistati.

Il documentario racconta un Brass inedito, dagli anni della formazione a Parigi alla Cinèmatèque Francaise con altri giovani cineasti come Bresson, Godard, Truffaut, fino agli albori della Nouvelle Vague. Poi il ritorno in Italia e i primi capolavori. Un Tinto politico, un cinema anarchico, innovativo, sperimentale e pieno di invenzioni linguistiche che si esprimevano soprattutto grazie al montaggio elaborato in seguito alla collaborazione con Ivens e Rossellini e al lavoro di archivista alla Cinèmatèque. Un cinema quasi dimenticato che il documentario si occuperà di riportare alla luce attraverso il racconto di quattro fra i più importanti critici cinematografici, prima di passare alla vita privata di Tinto, al rapporto speciale con la moglie Tinta e con i tanti attori che con lui hanno collaborato. E poi ancora i primi grandi successi di pubblico,fino ad arrivare all’oggi, al Brass personaggio mediatico e alla sua iconografia del piacere voyeuristico ormai sedimentata nell’immaginario del pubblico.

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