La Ares di Este svuotata per far nascere Elettro

ESTE.
Nel maggio 2010 un imprenditore di Este finisce in carcere per bancarotta fraudolenta. E' Sergio Peruffo, 65 anni. Da qui scatta il meccanismo investigativo che porterà allo smantellamento della holding, con i 14 arresti. Della sua azienda ora non è rimasto nemmeno più il numero civico. Lo stabile che ospitava la Ares srl, zona ex Zuccherificio, è limitato a qualche muro, senza insegne e senza macchinari. Un cartello con un numero telefonico propone l'affitto dello stabile, da un anno. Le indagini erano state avviate dai carabinieri della stazione di Carmignano di Sant'Urbano e poi dai colleghi della Compagnia di Este, diretta dal capitano Christian Arvoti. Peruffo è originario di Villa Estense ma in quel tempo viveva ad Este, in via Argine Restara 2, ed era entrato in contatto con il Gruppo Catapano per salvare il capitale della sua ditta, la Ares, impegnata nella realizzazione di trasformatori elettrici. Per farlo, aveva trasferito anche la proprietà dei suoi immobili (il capannone di Este, il capannone di Villa Estense e l'abitazione atestina) ad una ditta inglese, la Eurogate Ltd. I dipendenti erano passati sotto la Elettro srl, ditta di Milano mai esistita. Attraverso falsi documenti (nei quali compare un nipote come amministratore della Eurogate Ltd), Peruffo era riuscito a portare il valore dell'azienda a poche migliaia di euro: 11 mila per la precisione, contro gli 800 mila inizialmente previsti nel capitale. Di fatto, la Ares era rimasta senza proprietà e senza dipendenti. Il meccanismo architettato da Peruffo e dal gruppo Catapano salta dopo un sopralluogo dei carabinieri atestini, che si accorgono di un anomalo trasferimento di macchinari dalla sede dell'Ares di Este.
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