La chiesa rinasce al Due Palazzi

DUE PALAZZI. È bastato aprire le porte e i cuori. Il vescovo don Claudio Cipolla lo sapeva, quando un anno e mezzo fa ha scelto la cappella del Due Palazzi come chiesa per il Giubileo della Misericordia. Da allora le visite ai detenuti - intere comunità in fila per entrare ogni domenica - non si sono mai fermate. Al traguardo (parziale, poiché gli incontri non si interromperanno) di questa esperienza, la chiesa si scopre più in debito che in credito di riconoscenza. E in una fase difficile come quella che sta attraversando, dopo lo scandalo di don Contin, è proprio dalla cappella del carcere che riparte, come chi ha sbagliato e cerca una nuova strada, come chi deve ritrovare la propria identità dopo un errore.
Una ventina di preti, dalla settimana prossima, sarà regolarmente presente in carcere, dunque non più solo nei giorni delle celebrazioni condivise. Si metteranno in una condizione di “fratelli” dei detenuti: saranno loro confessori, porteranno conforto e testimonianza. La storia - raccontata nel numero della Difesa del Popolo che è in edicola in questo fine settimana - ha avuto il suo primo capitolo una settimana fa, quando il vescovo don Claudio è tornato in carcere, ha celebrato la messa e ha detto che«la comunità di chi crede, a Padova, dopo mesi di tormenti ha bisogno di ritrovarsi in gesti di fede e in luoghi di espiazione fiduciosa», e che c’è «il bisogno di riguardarsi, partendo da un luogo appartato, solo, rudemente periferico, autenticamente umile». Umiltà, è questa la parola più usata dal vescovo verso i preti che entreranno ancora al Due Palazzi. Sono parroci, animatori, vicari, amministratori parrocchiali e arrivano da tutta la provincia, ma anche dal Vicentino e dalla Bassa: don Riccardo Betto (parroco di Valle San Floriano e Pradipaldo), don Riccardo Comarella (direttore del centro spiritualità scout di Carceri), don Fabio Fioraso (parroco di Tombelle), don Giuseppe Zanon, don Roberto Barotti (Boara Pisani), don Romeo Presa (parroco di Piovene), don Marco Galletti (parroco dell’Arcella), don Marco Cappellari (animatore per gli adolescenti), don Tommaso Beltraminelli (parroco di Baone), don Giulio Bertazzo (salesiano di Monteortone), don Nicolò Rocelli (vicario a Campodarsego), don Mirco Zoccarato (pastorale giovanile), don Michele Cestaro (parroco di Terranegra), don Lucio Guizzo (amministratore parrocchiale agli Eremitani) e don Matteo Naletto, segretario del vescovo Cipolla. (cric)
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