La Corte dei Leoni apre alle 18 «Non è una sfida, vogliamo lavorare»

PADOVA
Il ristorante Corte dei Leoni di via Boccalerie decide di non rispettare le regole dell’ultimo Dpcm che impone la chiusura di bar e ristoranti alle 18. Emanuele e Gigi Boccardo, padre e figlio che da oltre vent’anni gestiscono il locale in pieno centro storico, alle 18 di ieri a differenza degli altri colleghi ristoratori non hanno abbassato la serranda, al contrario erano pronti ad iniziare il turno di lavoro serale come fatto negli ultimi mesi. I titolari della Corte dei Leoni hanno deciso di manifestare non in piazza ma tenendo aperto il proprio locale opponendosi a quel decreto che li costringe a chiudere proprio all’inizio del servizio serale. «La nostra non è una sfida contro nessuno, siamo consci che esiste un problema di contagio a livello nazionale e internazionale però non condividiamo l’impostazione che è stata data poiché danneggia soltanto l’economia» dice Gigi Boccardo che aggiunge «noi vogliamo lavorare, vogliamo continuare a produrre e non desideriamo tenere in cassa integrazione nessuno. Abbiamo una decina di dipendenti che già lo sono, per questa apertura ne abbiamo chiamati tre. Vogliamo difendere il nostro posto di lavoro così come difendiamo quello dei nostri dipendenti che sono il patrimonio che qualunque azienda di servizi possiede. Non ci aspettiamo subito l’arrivo dei clienti ma il nostro obbiettivo non è questo, il nostro obbiettivo è quello di dare un segnale oltre che una testimonianza. Vogliamo lavorare con orgoglio, tutta la nostra vita è stata impostata così. Non temiamo l’intervento delle forze dell’ordine, saranno le benvenute, anzi chiederemo loro quali saranno le eventuali sanzioni, anche perché nell’ultimo decreto non sono previste». Conclude Emanuele Boccardo: «Con il nostro gesto speriamo che qualcuno ci ascolti e si renda conto che così distruggono la nostra economia». —
Alexa Rado
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